MONTAGGIO
Docente: Giovanni Bruno
il lunedì
17.00/20.00
Acquisire in profondità, maturare vere competenze, non solo teoriche ma, definitivamente, pratiche: il nuovo roso di montaggio si propone quale "palestra" assoluta per color che vogliono imparare e praticare l'arte di sistematizzare il materiale girato in funzione del ritmo, dei personaggi, del racconto.
Alle lezioni teorico-pratiche seguirà un lungo periodo di "lavoro sul campo", durante il quale i montatori parteciperanno a messe in scena e a realizzazioni complete di cortometraggi e documentari. E, poi, ancora, incontri con esperti, incontri di analisi e messa a punto di quanto realizzato, visionamento di film…
Infine: un corso di storia/storie del cinema per maturare, assieme agli allievi degli altri corsi, un linguaggio comune, per provare a chiarificarsi quelle che sono le strategie narrative di una storia del cinema tutt'altro che pacifica, tutt'altro che lineare.
Il braccio violento della legge di William Friedkin sarebbe comunque passato alla storia del cinema anche se non avesse vinto l'Oscar per il miglior montaggio (di Gerald B. Greenberg), ma di certo non sarebbe stato lo stesso film senza la fantastica sequenza dell' inseguimento tra auto che gli valse l'ambito premio. Frankenheimer in Ronin portò al parossismo quel tipo di ripresa regalandoci uno dei più estenuanti inseguimenti di auto mai visti. Armageddon di Michael Bay non ha inquadrature che durino più di pochi secondi.
Tutti questi film hanno in comune un montaggio serrato, imperativo, efficace. Ma il montaggio non è solo costruzione frenetica di un azione o il rincorrersi sincopato di inquadrature da videoclip. Il montaggio è ritmo. Ritmo lento, veloce, lentissimo, sospeso. Comunque ritmo. E cos'è il ritmo se non l'Anima del film, la ragione per la quale ci si interessa, si partecipa ad una vicenda? Senza ritmo un film muore, perde lo spettatore senza averlo prima conquistato. Senza ritmo non esiste cinema.
Il nostro corso di montaggio propone – oltre alle necessarie nozioni di base che consentono di operare su un sistema di editing – una visione della figura del montatore non legata esclusivamente alla tecnica, di cui molti si fanno vanto, ma imperniata sulle qualità artistiche e sulla capacità di sistematizzare il materiale girato in funzione del ritmo, dei sentimenti dei personaggi, del percorso del racconto.
Comprendere i sentimenti significa poterli raccontare. Conoscere a menadito il manuale di Avid, Adobe Premiere o Final cut serve ad iniziare il montaggio di una storia e non a raccontarla.
I docenti del corso lavorando con gli allievi su semplici esercitazioni si impegneranno a comunicare loro come una diversa successione di inquadrature possa in una storia determinare esiti differenti, come si possa ricercare soluzioni personali al di là dei comuni espedienti, quanto sia necessario un rapporto di collaborazione il regista e come impostarlo.
Come tentare di fare emergere la propria parte creativa senza fare torti alla professionalità.
OBIETTIVI FORMATIVI
– Fornire le conoscenze tecniche di base per l'uso delle macchine
– Conoscere il linguaggio cinetelevisivo
– Riconoscere elementi estetici e linguistici portanti del montaggio
– Affinare l'analisi critica dell'oggetto cinema
– Saper interagire con le altre professionalità (regista, direttore fotografia, operatore, etc).
A CHI E' INDIRIZZATO
A montatori, a registi e a tutti coloro che, anche senza conoscenze pregresse, intendano utilizzare il montaggio per raccontare storie.
METODOLOGIA
– lavoro sulle macchine
– analisi sistematico dei lavori realizzati
– realizzazione di cortometraggi e documentari
– Cortometraggi
– Documentari
PROGRAMMA
Due lezioni full-immersion sui linguaggi del cine-televisivo
Tecniche del linguaggio cine-televisivo
La telecamera
La ripresa
Le luci
Storia del Montaggio
Come i organizza il materiale
Sistemi di montaggio
Rendering e Loggin
Montaggio a taglio
Dissolvenze
Montaggio concettuale e parallelo
Tipologie di audiovisivi
-Spot
-Videoclip
-Documentario
Film a soggetto
Affrontare un azione
Il ritmo
Azioni interne all'inquadratura
Situazioni critiche
Problematiche del montaggio
Analisi di testi filmici
STRUTTURA DEL CORSO
FASE A : CONOSCENZA TEORICA DEL MONTAGGIO
1) Considerazioni generali sulle finalità di un montaggio. Analisi di un "girato" grezzo e del montaggio finale .
2) I mezzi tecnici che consentono un montaggio: montaggio lineare – non lineare mixer audio-video correzione di colore, titolazione ecc.
3) I programmi utilizzabili nel montaggio non lineare (Premiere, Photoshop, After Effects) e loro possibili interazioni.
4) Come organizzare un montaggio: visionamento del girato, e organizzazione del materiale per l'acquisizione sul computer
FASE B :
1) l'acquisizione sul computer
2) costruzione delle clip sulla time line
3) la gestione dell'audio
4) creare DVD e video CD
5) costruire emozioni con il montaggio: La musica e il montaggio, il montaggio sulla musica.
6) Il rapporto regista-montatore: simulazioni di situazioni "tipo
FASE C: IL MONTATORE ALL'OPERA
Lavoro "definitivo" su progetti stabiliti in accordo con gli allievi di regia, sceneggiatura, ripresa, produzione.
Un docente-tutor seguirà la fase operativa, in tutti i suoi passaggi. Il docente specializzato sarà il referente per le analisi sistematiche dei prodotti realizzati.
Infine: un corso di storia/storie del cinema per maturare, assieme agli allievi degli altri corsi, un linguaggio comune, per provare a chiarificarsi quelle che sono le strategie narrative di una storia del cinema tutt'altro che pacifica, tutt'altro che lineare.