Impardonnables di André Téchiné, anteprima italiana a Venezia 68
La serata di preapertura della 68° Mostra del Cinema di Venezia (Campo San Polo, 30 agosto) propone l'anteprima italiana del nuovo film di André Téchiné: Impardonnables (la recensione da Cannes 64, info e foto). Il regista francese fa parte della giuria di quest'anno, guidata da Darren Aronofsky.
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La serata di preapertura della 68° Mostra del Cinema di Venezia (Campo San Polo, 30 agosto) propone l'anteprima italiana del nuovo film di André Téchiné: Impardonnables (la recensione da Cannes 64, info e foto). Il regista francese fa parte della giuria di quest'anno, guidata da Darren Aronofsky.
Adattamento del romanzo omonimo di Philippe Djian (37°2 Le Matin) Impardonnables è ambientato e girato nella laguna veneta, nell'Isola di S. Erasmo, dove lo scrittore affermato Francis (André Dussollier) si ritira per lavorare a un nuovo romanzo.
Carole Bouquet è un'affascinante agente immobiliare con cui inizia una relazione: ma l'amore e la scrittura non convivono pacificamente.
Mélanie Thierry è Alice, la figlia di Francis, che lo raggiunge per le vacanze solo per scomparire all'improvviso. Alle loro storie di aggiungono quelle di Anna Maria (Adriana Asti) e Geremia (Mauro Conte).
Téchiné ha spostato l'azione dalla costa basca, dove si svolge il romanzo, alla laguna veneta. In una conversazione con Jacques Bontemps, il maestro francese spiega le ragioni della sua scelta e osserva:
Nel film “Venezia è effettivamente vista, all’inizio, come una città rifugio. È un rifugio contro tutto il male del mondo. […] Ma si vedrà che questo luogo in apparenza tranquillo e sicuro non sfuggirà alla violenza”.
“Nel cuore del film ci sono le varie età della vita. E a Venezia il tempo è infinitamente più materializzato che altrove. S’impone nelle facciate delle case che si fanno sentire con tanta forza quanto il suono delle campane o il grido dei gabbiani. E quando si lascia questa città di pietra e d’acqua, quando si va verso le isole, le stagioni diventano sorprendenti e concretamente visibili. La relazione fra la natura (la laguna) e la cultura (Venezia) produce un cortocircuito particolarmente intenso. I personaggi camminano e navigano. E queste barche a motore, così popolari a Venezia, le utilizzo in maniera comica all’inizio, poi anche in modo lirico e infine in una scena d’azione”.
Nella stessa serata, la Biennale propone inoltre un omaggio a Francesco Pasinetti, in occasione del centenario della nascita, proiettando il corto del '42 I piccioni di Venezia, restaurato da Cinecittà Luce.
Tutte le foto di Impardonnables sono nella nostra gallery.