X FACTOR 2013 – Anni 90
L’idea di incentrare una puntata sugli anni novanta era intrigante visto che tutti e quattro i giudici, per motivi anagrafici o artistici, sono da considerarsi figli di quel periodo. Purtroppo solo Mika e Morgan, i più attenti, hanno aderito a questa condivisione. Gli altri sono rimasti vittime, ancora una volta della propria banalità (Ventura) e svogliatezza (Elio).
Già nelle edizioni precedenti di X Factor, gli autori si erano divertiti a creare puntate tematiche particolari per mettere in crisi i giudici e soddisfare il pubblico mai sazio di novità. Dopo le serate dance o interamente dedicate alle colonne sonore, l’idea di incentrare una puntata interamente sugli anni novanta e sulla loro musica si rivelava intrigante da tutti i punti di vista. Tutti e quattro i giudici, infatti, per motivi anagrafici o artistici, sono da considerarsi figli di quegli anni. Per loro, quindi, tornare con la mente a quel decennio tanto importante, era l’occasione per mettere in ballo le proprie esperienze, consegnando con le assegnazioni un’immagina strettamente personale di quel periodo. Purtroppo questa operazione di condivisione è stata recepita solamente da Mika e Morgan, i giudici più attenti. Entrambi, infatti, hanno cercato di portare sul palco prima di tutto i momenti rappresentativi dei loro anni novanta. Ecco dunque che per il cantante inglese ogni performance rappresentava un ricordo unico e preciso della sua vita, mentre Morgan (svestito come David Bowie) ha colto l'occasione per segnalare due canzoni- simbolo rispettivamente della sua carriera e della sua formazione artistica. Chi invece ha dimostrato, ancora una voltà banalità e svogliatezza sono stati Simona Ventura e uno stanco Elio, colpevole di aver mandato gli Over (in modo consapevole?) al macello. Detto questo non possiamo esimerci dal sottolineare (finalmente!) la fine dell'equivoco Luca Tommassini. Il "coreografo che tutto il mondo ci invidia" quest’anno non ne ha azzeccata una, sbagliando quasi sempre scenografie e look. Ci sono volute gli orridi allestimenti su Aba e Fabio per far svegliare anche i giudici. A noi era bastata la trasformazione stilistica di Andrea in un imam pachistano.
UNDER DONNE (Mika)
Gaia (I'll stand by you – The Pretenders): Dov'è quella grinta, quella forza devastante che aveva convinto Mika (e tutti noi) a credere in lei? Il pezzo è alla sua portata, ma lo lascia scivolare senza convinzione Se continua cosi, purtroppo rischia. In bilico. Voto 5
Valentina (Ghetto Supastar – Pras): è stata costretta con la forza a tirare fuori gli attributi. Se la cava nonostante la coreografia e il pezzo rap. Sperando che i pianti greci siano il passato. Rediviva. Voto 6 +
Violetta (Friday I'm in love – The Cure): la canzone è un classico. Lei con il suo ukulele riesce farla propria. Rischia di diventare ripetitiva con il suo modo di cantare indie-folk. Per adesso, però, a noi va bene cosi anche se può migliore dal punto di vista della simpatia. Predestinata? Voto 7
Roberta (All that she wants – Ace of Base): La canzone è terribile. Lei ci mette tutta se stessa. Deve ancora trovare la quadratura del suo cerchio personale ma già cosi dimostra di essere più "affamata" delle sue colleghe. La Ventura la critica semplicemente perchè non aveva niente da meglio da dire. Umile. Voto 6,5
GRUPPI (Simona Ventura)
Ape Escape (Smells like teen spirit – Nirvana): Toccare i Nirvana è un rischio atroce, specie una canzone amata come questa. Gli Ape hanno il coraggio di mettersi in gioco e il risultato è più che dignitoso. Impavidi Voto: 6,5
Street Clerks (Baby one more time – Britney Spears): L'assegnazione è frutto di un'oggettiva “scelta di merda” del loro mentore. Gli Street capiscono che l'unica chiave possibile per domare il mostro Spears e costruire nel vuoto pneumatico della sua canzone. Il risultato, una ballata rock drammatica, è migliore dell’originale. Ingiuste le critiche dei giudici. Magnifici Voto 8
OVER (Elio)
Lo abbiamo detto: Elio è stanco e si vede. Non gli andava di partecipare a questa edizione e, soprattutto, non gli andava di avere a che fare con i “vecchi”. Il risultato è un gruppo di tre interpreti bravi vocalmente ma dal carisma nullo, mai supportati da un mentore che non crede in loro. Il ballottaggio era scontato. Certo tutti puntavamo sull’uscita di Fabio ma anche con Alan vale lo stesso discorso.
Aba (Why – Annie Lennox): Penalizzata da una messa in scena folle, Aba fa quello che può. Bravissima vocalmente, compie il suo compitino senza trasmettere nulla delle emozioni dell'originale. Il passato con Briatore, poi, è un pregiudizio troppo forte da sconfiggere. Dead man walking Voto: 4
Alan (Black Hole Sun – Soundgarden): Dopo la performance maiuscola della scorsa settimana, pensavamo tutti che ormai Alan fosse tornato in carreggiata. Purtroppo per lui, con Black hole sun azzera tutto il lavoro fatto in questo mese. Più avanti di cosi non si poteva andare. Non all'altezza Voto: 4
UNDER UOMINI (Morgan)
Volete vedere che Morgan, anche se contro la gloriosa macchina da guerra di Mika, anche quest'anno potrebbe fare sua la vittoria. I suoi due pupilli, ad ogni puntata acquistano sempre più forza. E' scontato che uno dei due (Michele?) sarà in finale.
Michele (Cieli neri – Bluvertigo): Morgan, con l'assegnazione di un suo brano, lo ha designato. Il giovane sosia di Christopher Walken, da parte sua, non delude le aspettative. Dotato di un timbro vocale unico e di un'emotività trascinante, è l'unico di questa edizione capace di trasmettere sentimenti attraverso il canto. Aveva emozionato con Carte da decifrare, si ripete con Cieli neri. Outsider. Voto 7,5