#Cannes75 – Baz Luhrmann e il cast presentano Elvis

Il regista australiano torna a Cannes nove anni dopo Il grande Gatsby con un biopic sul Re del rock. Nel cast Austin Butler, Tom Hanks, Olivia DeJonge e Alton Mason. Fuori concorso

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Nella decima giornata del Festival di Cannes, Baz Luhrmann ha presentato Elvis, l’atteso biopic musicale sulla figura leggendaria di Elvis Presley. Per il regista australiano si tratta della quarta presenza a Cannes dopo Ballroom – Gara di ballo, Moulin Rouge! e Il grande Gatsby. Luhrmann ha incontrato la stampa insieme a Austin Butler, l’attore che interpreta il Re del rock, e Tom Hanks, nel ruolo del manager Tom Parker. Il film è incentrato proprio sul complesso rapporto tra questi due personaggi nel corso degli anni che condussero Elvis al successo planetario. Presenti anche Olivia DeJonge nel ruolo di Priscilla Presley, e Alton Mason nei panni di Little Richard.

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L’accoglienza del pubblico di ieri sera è stata molto positiva, ci sono stati quasi dieci minuti di applausi, quali sono state le tue sensazioni?

Baz Luhrmann: Quando stavamo lavorando su questo film avevamo solo un obiettivo: fare un film “cinematografico” in modo da riportare le persone dentro i cinema. Ieri sera ho sentito un cinema pieno di persone innamorate di questo mondo. Credo che Cannes ancora una volta ci abbia davvero salvato.

Perchè Elvis?

Baz Luhrmann: Sono sempre stato un ammiratore delle opere di Shakespeare ispirate a personaggi storici. Uno dei miei film preferiti di sempre è Amadeus di Milos Forman, ma secondo voi quello è un film su Mozart o sulla folle gelosia di Salieri? Io volevo lavorare sulla vita di Elvis ma soprattutto sul rapporto tra spettacolo e business, tra “snowman” e “showman”.

Tom, in che modo sei riuscito a lavorare sulla complessa ambiguità tra bene e male del tuo personaggio?

Tom Hanks: Sono un professionista, sono pagato per farlo (ride). Quando Baz è venuto da me per parlare di questo ruolo mi ha detto chiaramente che non ci sarebbe mai stato Elvis senza il colonnello Parker e nemmeno il colonnello Parker senza Elvis. Parker era un uomo ossessionato dal business inteso come scambio e profitto, non era importante la cifra, lui traeva lo stesso piacere chiedendo 25 centesimi ad un bambino per una foto di Elvis e rubando 25 milioni ad un casinò di Las Vegas.

Cosa serve per diventare Elvis?

Austin Butler: Tanto lavoro (ride). Ho messo tutta la mia vita in pausa per due anni, ho cercato di capire il più possibile sulla sua voce e sui suoi movimenti e come sono cambiati negli anni. Per me la cosa affascinante è stata scoprire l’uomo dietro l’icona che tutti noi conosciamo.

Come è stata la collaborazione con la famiglia di Elvis e la reazione di Priscilla al film?

Baz Luhrmann: Nessuna recensione ha più valore per me di quella della donna che ha sposato Elvis Presley. Dopo aver mostrato il film a Priscilla ho ricevuto un suo messaggio in cui mi ha confessato che non era assolutamente pronta ad una cosa di questo tipo. Ogni movimento e respiro di Austin gli ricordava suo marito e, secondo lei, se Elvis fosse ancora vivo direbbe a Austin “come ti sei permesso? Tu sei me”. Tutta la famiglia è stata felice della riuscita del film, incluse Lisa Marie e Riley Keough. Ora tutti avranno finalmente un’idea della verà umanità di quest’uomo leggendario.

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