Chi riceverà l’Oscar 2023 per il Miglior Film Straniero?

Nella categoria per Miglior Film Straniero la lotta sembra limitata al duello tra Niente di nuovo sul fronte occidentale e Argentina 1985. Anche se il delicato The quiet girl appare in ascesa…

--------------------------------------------------------------
CORSO COMUNICAZIONE DIGITALE PER IL CINEMA DALL'11 APRILE

--------------------------------------------------------------

La notte del 12 marzo 2023 in cui a Los Angeles verranno assegnati gli Oscar s’avvicina e la categoria per il miglior film straniero è senza ombra di dubbio una delle più interessanti a causa dell’alto livello della cinquina di quest’anno. Tra i candidati infatti troviamo innanzitutto Niente di nuovo sul fronte occidentale, di Edward Berger, adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Erich Maria Remarque ambientato nel 1917. Il film di produzione tedesca contro la guerra classico e nobile e targato Netflix è il favorito per la vittoria per ora, soprattutto a fronte delle 9 nomination ottenute. Il regista è stato già vincitore dell’Oscar nel 2016 proprio per miglior film straniero per Jack. Il secondo lungometraggio in concorso è la pellicola di Santiago Mitre Argentina 1985 che, in un’ipotetica classifica, sarebbe al secondo posto per la vittoria. Il lungometraggio argentino è il primo film che racconta la storia del Processo alla Giunta Militare Argentina. È stato presentato in concorso alla 79ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia ed è stato prodotto direttamente da Prime video. Il regista ha dichiarato:
“Ricordo ancora il giorno in cui Strassera formulò l’atto di accusa: il boato dell’aula del tribunale, l’emozione dei miei genitori, le strade finalmente in grado di festeggiare qualcosa che non fosse una partita di calcio, l’idea di giustizia come un atto di guarigione. Il processo del 1985 permise alla giustizia argentina di riconoscere e rivendicare un diritto a lungo negato. Nel corso delle mie ricerche mi sono imbattuto in aspetti sconosciuti della vicenda: il retroterra dei procuratori, il giovane team senza esperienza, la regione ancora sotto la dittatura. Questa storia mi ha toccato profondamente, accendendo in me il desiderio di fare un film sulla giustizia e di approfondire le ricerche cinematografiche e politiche come non avevo mai fatto nei miei film precedenti, questa volta sulla base di fatti realmente accaduti” .

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

A meno di clamorosi colpi di scena, meno possibilità di ricevere l’ambita statuetta ha Close, di Lukas Dhont, presentato in concorso al 75º Festival di Cannes dove ha vinto il Grand Prix Speciale della Giuria. Il film ha ricevuto quattro nomination agli European Film Awards 2022 (Miglior regista, Miglior attore, Miglior sceneggiatore e Miglior film europeo) e testimonia la grande sensibilità emotiva del regista Lukas Dhont nel racconto della fase pre adolescenziale e i cambiamenti che essa porta. Lukas Dhont esordisce alla regia nel 2018 con il suo film Girl che ha vinto la Caméra d’or come miglior opera prima al 72º Festival di Cannes, dove era presente nella sezione Un Certain Regard. Un altro film candidato è EO, di Jerzy Skolimowski regista polacco che da sempre è un maestro dell’eccentricità e della provocazione e che ha diretto pellicole come Quattro notti con Anna, Essential Killing, 11 minuti. Nel 2016 gli viene assegnato, il Leone d’oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia. EO è ispirato a Au Hasard Balthazar di Robert Bresson ed è stato presentato anch’esso in concorso al 75º Festival di Cannes, vincendovi il premio della giuria. Si tratta dell’unico film che ha qualche presenza italiana in corsa per questa categoria, su tutte quella di Lorenzo Zurzolo come co-protagonista, al fianco della vera star del film di Jerzy Skolimowski: un asino. Anche se in realtà, come il regista ha detto ricevendo un premio a Cannes, sono stati sei gli asini “attori”. Rappresenta un esordio alla regia, l’ultimo candidato ovvero The Quiet Girl, di Colm Bairéad La pellicola è l’adattamento cinematografico del romanzo Foster di Claire Keegan ed inoltre è il primo film irlandese a gareggiare in queste categoria per la prima volta nella storia. Non è stato girato in inglese ma nel dialetto locale il gaelico. Ambientato nel 1981, segue le vicende di Cáit, una bambina di nove anni che vive nella povertà assoluta con i genitori nell’Irlanda rurale più remota. Il film è stato presentato in anteprima al Festival internazionale del cinema di Berlino l’11 febbraio 2022, dove ha vinto l’Orso d’Oro dalla giuria internazionale di Generation Kplus per il miglior film e ha ricevuto una menzione speciale dalla giuria dei bambini. È stato anche proiettato al Dublin International Film Festival del 2022. ‘’Porto agli oscar l’Irlanda, i bisogni dei più piccoli e l’amore universale’’ ha dichiarato il regista che sembra già onorato di prendere parte ad una competizione di qualità come quella di quest’anno.

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array