Superlativo. Godimento per la fantasia e l’immaginazione. Svankmajer è da considerare l’ultimo erede del surrealismo, ma anche uno dei più imponenti esponenti delle neo-avanguardie pittoriche dell’arte informale, oggettuale. La casa del cinema di Svankmajer è sempre un luogo disperatamente vissuto, fatiscente, smantellato, diroccato; è la casa di una lucida e sovversiva materializzazione del fantastico nel quotidiano. Da RaroVideo
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Titolo originale: id.
Anno: 2009
Durata: 166'
Distribuzione: RaroVideo
Genere: Animazione
Regia: Jan Svankmajer
Formato DVD/Video: 1.33:1
Audio: cecoslovacco mono, muto
Sottotitoli: Italiano, inglese
Extra: Galleria fotografica, Scheda critica di Bruno Di Marino con intervista a Jan Svankmajer
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I FILM
Superlativo. Godimento per la fantasia e l’immaginazione. Nell’opera del maestro dell’animazione convergono il teatro, la letteratura e le arti visive: Svankmajer è da considerare l’ultimo erede del surrealismo, ma anche uno dei più imponenti esponenti delle neo-avanguardie pittoriche dell’arte informale, oggettuale. Creatore di universi fantastici in cui rivedi Carroll, Poe, Kafka, Bunuel. Parole dell’artista praghese: “Spero di riuscire a comunicare il fatto che nei miei film la gran parte degli oggetti sono realmente “trovati”, vissuti, usati da altre persone e non creati. Credo che la gente abbia perso il rapporto magico con le cose al contrario dei nostri predecessori”. Le cose acquistano vita, sovvertono le leggi della logica, con in Byt (L’appartamento, 1968) dove tutto si ritorce contro il protagonista: il cucchiaio è bucato, la forchetta si piega. In Tichy tyden v Dome (Una tranquilla settimana in casa, 1969) sui tasti della macchina da scrivere campeggiano delle viti arrugginite. In Moznosti Dialogu (Possibilità di dialogo, 1982), l’ultimo episodio è basato proprio sull’incomunicabilità tra coppie di oggetti, un’assoluta non corrispondenza. Gli esseri umani nel cinema di Svankmajer si trovano coinvolti in un irreversibile processo di decomposizione organica della materia. Sono immersi nella natura, divorati da essa. Un elemento strettamente inerente il linguaggio cinematografico che lega la poetica dell’oggetto di Svankmajer al cinema dada-surrealista è la sua predilezione per il dettaglio che ha sempre un potere magico perché all’improvviso sullo
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schermo si ingrandisce qualcosa che fa parte della realtà, ma che nella vita di tutti i giorni non si percepisce. La casa del cinema di Svankmajer è sempre un luogo disperatamente vissuto, fatiscente, smantellato, diroccato; è la casa di una lucida e sovversiva materializzazione del fantastico nel quotidiano.
I DVD
Ottimo prodotto della RaroVideo, non fosse altro per aver portato alla luce con un unico prodotto, costituito da doppio DVD, buona parte dell’opera video di uno dei più grandi artisti dell’animazione di tutti i tempi. Quattordici cortometraggi che vanno dal 1964 al 1989. L’unico extra del prodotto, una piccola brochure scritta da Bruno Di Marino, uno dei massimi esperti di arti visive in Italia, il quale ha anche riportato un’interessante intervista al regista, oltre che tutte le schede di presentazione dei corti. Buona anche la qualità video in Full Screen e quella audio, pur essendo in versione Mono. I pochi corti parlati, hanno tutti il supporto dei sottotitoli in italiano.
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