I nostri ieri, di Andrea Papini

Un film affascinante, che cavalca l’eco di Cesare deve morire, ma distante dall’avere una nitida e irruente presa emotiva.

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I nostri ieri si prefigge come ambizione quella di palesare, di dichiarare, la macchina da presa come unico canale di rielaborazione e trasmissione di momenti vissuti oltre lo sguardo, sia dello spettatore che dei protagonisti stessi. E pensando anche alla grande progressione tematica che sta prendendo piede nel cinema nostrano non stupisce che tutto ciò avvenga dietro le mura di un carcere popolato da entità doppiamente prigioniere del proprio tempo. Ci si allontana dalle ambientazioni spettrali di Ariaferma e si tergiversa in stati maggiormente asettici, anonimi, dove Luca (Peppino Mazzotta), un documentarista prestatosi all’insegnamento in carcere, decide di ricostruire e rappresentare l’omicidio commesso da Beppe (Francesco Di Leva), reo di aver rapito ed ucciso una donna durante il proprio turno lavorativo.

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Papini in parte cavalca l’eco di Cesare deve morire per raccontare come, solo attraverso l’arte, si possa arrivare alla legittimità dell’uomo, scavalcando con la rappresentazione anche le più avverse barriere spaziali e sociali che contraddistinguono questo film forse fin troppo attaccato ai propri concetti. L’immagine che rievoca delle memorie perdute, delle verità estremamente scomode da confessare, inevitabilmente si promette ad una progressione concettuale affascinante ma distante dall’avere una nitida e irruente presa emotiva. Perchè in fin dei conti vengono rapiti ed analizzati momenti di grande pathos e contraddizione congelati però da un utilizzo fin troppo artificiale della macchina da presa, mostrata più come un archivio di voci, volti, sguardi e pensieri, piuttosto di un intelligenza in grado di tradurre ed ampliare questi materiali col senno di scoprire anche il lato più celato delle sue prede. E sicuramente il tetro quanto affascinante personaggio di Mazzotta racchiude alla perfezione un’opera legata alla sua rigidità concettuale ma lucidamente vigile.

 

Regia: Andrea Papini


Interpreti: Peppino Mazzotta, Francesco Di Leva, Denise Tantucci, Daphne Scoccia, Teresa Saponangelo, Francesco Calogero, Maria Roveran

 

Distribuzione: Atomo Film


Durata: 117′


Origine: Italia, 2022

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
2.7
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Il voto dei lettori
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