Mank, il nuovo film di Fincher incanta tutti

In arrivo su Netflix il 4 dicembre, il nuovo film del regista americano sta riscuotendo ottime critiche sia all’estero che in Italia e si prepara ad essere uno dei titoli di punta degli Oscar 2021.

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Il ritorno di David Fincher al cinema con il suo undicesimo lungometraggio dopo sei anni di assenza dagli schermi (il suo ultimo lavoro Gone Girl risale al 2014) promette molto bene. Dopo aver già ottenuto ottime recensioni oltreoceano, sta convincendo anche la critica italiana, in attesa del suo sbarco su Netflix il 4 dicembre prossimo. Il regista ha firmato tra l’altro un contratto con la piattaforma che lo lega a questa per i prossimi quattro anni nei quali tutti i nuovi progetti firmati David Fincher passeranno appunto per Netflix.

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Mank è incentrato sulla vita dello sceneggiatore di Quarto potere Herman J. Mankiewicz, interpretato da un Gary Oldman già in aria di essere fra i migliori attori degli Academy 2021, accompagnato da un cast di tutto rispetto che comprende anche Amanda Seyfried e Lily Collins. Le scelte di casting e le performance sembrano essere state particolarmente azzeccate. Jenelle Riley di “Variety” ha infatti fatto notare proprio come “tutti parlano della genialità di Fincher in ambito tecnico, tralasciando che in realtà è anche un ottimo regista di attori”.

Jazz Tangcay, sempre di “Variety”, ha definito il film “girato divinamente” lodandone l’aspetto visivo, ovvero i costumi e la fotografia e sonoro (la colonna sonora è curata da Trent Reznor dei Nine Inch Nails e Atticus Ross, i quali avevano hanno già collaborato in coppia proprio per uno dei capolavori di Fincher, The Social Network). Ripreso da una sceneggiatura scritta dal padre del regista Jack negli anni ’90, Mank sembra davvero aver tutte le carte in regola per essere uno dei film che segnerà la stagione cinematografica 2020/2021, facendo incetta di nomination agli Oscar.

La critica anglosassone è entusiasta, da “Rolling Stone” a “Indiewire”, dal “Telegraph” all’ “Indipendent”. Il “New York Post” lo ha definito il “miglior film dell’anno”. Il film di Fincher ha ottenuto altissimi voti anche sulle piattaforme online come “Rotten Tomatoes”, dove per ora presenta un punteggio del 92% e IMDb, dove con più di 200 voti è valutato con un voto di 9,2 su 10. Solo il “Washington Post” (insieme al “The Guardian”), con 2 stelle e mezzo su cinque e un titolo che recita “Mank è un film fatto per deliziare cinefili e critica, ma non così tanto tutti gli altri” sembra non essere stato affascinato da un’opera che per ora ha messo d’accordo tutti.

L’ottima accoglienza americana è confermata anche dalle prime recensioni del nostro paese. “Coming Soon” ne parla come di “una forma purissima di cinema”, che si è portata a casa cinque stelle su cinque. “La rivista del Cinematografo” ha definito Fincher “monumentale” e Oldman “immenso”. “Movieplayer” lo chiama “una lettera d’amore ad un cinema sul viale del tramonto” nella sua articolata recensione dove ne elogia soprattutto sceneggiatura, interpretazioni e regia.

 

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