Sound of My Voice di Zal Batmanglij, primi 12 minuti interattivi
I primi 12 minuti di SOUND OF MY VOICE, affascinante e misterioso oggetto indipendente diretto da Zal Batmanglij, coscritto e interpretato da Brit Marling. Uno studio sul concetto di setta e di coppia strettamente legato al nostro presente: una fantascienza umanista?
Visibile anche sul sito ufficiale.
La storia è quasi una favola: tre studenti della Georgetown University,si ritrovano a Los Angeles nella stessa casa. Al piano di sopra il regista Mike Cahill (Another Earth) al piano di sotto Zal Batmanglij (Sound of my Voice), tra un piano e l'altro la matricola diciassettenne Brit Marling, oggi cosceneggiatrice e attrice protagonista di tutti e due i film.
Ne parlavamo in occasione dell'uscita dei due film – legati da un approccio fantascientifico/realistico a grandi temi esistenziali e da un budget ridotto – al Sundance Film Festival e al SXSW 2011: ora sia Another Earth che Sound of my voice sono stati acquistati dalla Fox Searchlight, che propone in anteprima un filmato interattivo con 12 minuti del secondo lungometraggio, in uscita in USA il 27 aprile (Another Earth esce invece in Italia, il 18 maggio).
In Sound of my Voice, girato a basso budget con la Canon 7D, Peter (Christopher Denham – Shutter Island, Argo) e Lorna (Nicole Vicius – Last Days, Douchebag) indagano sulle sette della San Fernando Valley, con il progetto di girare un documentario sull'argomento, e riescono a infiltrarsi in un gruppo guidato da una enigmatica giovane donna, Maggie (Brit Marling) che sostiene di venire dal futuro allo scopo di guidare una guerra civile. La guida del gruppo, che afferma di provenire dal 2054, vive sfamata e assistita dai suoi seguaci, che le donano anche costantemente il proprio sangue attraverso trasfusione. Le certezze della giovane coppia californiana iniziano a entrare in discussione…
La donna vede in Charlie un perfetto esemplare di una razza aliena inviata sulla Terra per registrare un evento cardine della storia umana.
Una nuova fantascienza "umanista" rappresenta insomma la direttiva su cui si muovono questi giovani registi/sceneggiatori/attori, e in riferimento all' instabilità politica e alle lotte del presente, la Marling aggiunge: "Occupy Wall Street ha dimostrato che c'è un senso generale di inquietudine, di ribellione, e il desiderio di progettare un sistema migliore rispetto a questo, che non ha funzionato. C'è molto di questa corrente sotterranea in Sound of My Voice".
Tra i prossimi progetti di Zal Batmanglij c'è il thriller The East, già in postproduzione, interpretato sempre da Brit Marling (che vedremo anche nel nuovo film di Robert Redford The Company You Keep) nei panni di un'agente che si infiltra in un gruppo di attivisti legati all'ecoterrorismo, con Alexander Skarsgård (True Blood, Melancholia, Battleship) Ellen Page (Super, il nuovo Woody Allen Nero Fiddled) Toby Kebbell (Dead Man's Shoes, War Horse, Scontro tra titani) Patricia Clarkson (Amici di letto, One Day) Shiloh Fernandez (Cappuccetto rosso sangue) Billy Magnussen (Damsels in Distress) e Aldis Hodge.
Nella nostra gallery, tutti i poster e le foto di The Recordist e Sound of My Voice.