FILM IN TV – Figli di un Dio minore, di Randa Haines

william hurt e randa haines in figli di un dio minore

La parola è il mezzo comunemente utilizzata per esprimersi nel film della regista statunitense. Il film ha vinto l'Orso d'Argento al Festival di Berlino 1987) e Oscar a Marlee Matlin come miglior attrice protagonista. Wiilliam Hurt invece si è dovuto accontentare solo della nomination. Sabato 21 marzo, ore 15.55, Rai Movie

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william hurt e randa haines in figli di un dio minore"L'esterno veicolato da luci ed ombre, corpi e gesti che si affastellano nell'estenuante tentativo di comunicare, senza notare che il canto degli uccelli, il rumore del vento, l'infrangersi delle onde sulla spiaggia comunicano senza proferir parola. 

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La parola è il mezzo comunemente utilizzato per esprimersi, ma per coloro che popolano il mondo incantato dipinto dalla regista statunitense Randa Haines (Orso d'Argento al Festival di Berlino 1987) in Figli di un Dio minore questa non è la realtà: per individui con diverso grado di sordità il linguaggio corporeo rimane l'unico strumento per comprendere e farsi comprendere, per instaurare dei rapporti.  

Ed è proprio la gestualità che colpisce ed incanta il professor Leeds, che conosce ogni sfumatura di quel tipo di linguaggio e tenta per professione e vocazione di tramutare il gesto in suono ed il suono in parola in un istituto del New England. Ma ogni individuo vive questo possibile passaggio in modo completamente diverso: c'è chi si abbandona all'insegnamento empatico del professore e riesce a percepire ritmi e suoni tramutandoli in sillabe e chi si dimostra riluttante nei confronti della parola. 

Ed è proprio questo divario tra conquista e rinuncia, tra vittoria e resa che vuole essere colmato dal rapporto tra Leeds e Sara, giovane ragazza, sorda dalla nascita, che lavora come donna delle pulizie presso l'istituto. Con un'intensa padronanza delle dinamiche gestuali Marlee Matlin, realmente sordomuta, al suo debutto in un lungometraggio , dà "voce" ad un personaggio intimamente controverso, la cui straripante espressività le permette di vincere l'Oscar per la Migliore attrice protagonista. 

Da una parte un uomo aperto alla vita e agli altri, dall'altra una donna chiusa in se stessa che fa del silenzio e della solitudine la propria ragion d'essere. Un rapporto che vive di contrasti, due poli apparentemente opposti che si attraggono e si respingono senza soluzione di continuità, per poi scoprire di essere due facce della stessa medaglia. 

I punti di contatto sono molteplici. Singole note scandite da incessanti frequenze uditive viaggiano e raggiungono la sensibilità percettiva di Sara, riuscendo a tramutare l'intuizione in sensazione e la sensazione in impulso corporeo. Anche lei può danzare. Ha così inizio un progressivo avvicinamento dei due corpi comunicanti, che si incontrano in uno stato simbolicamente metaforico dove regna un ambiente marino. 

Inizia e si dimena lungo il percorso la relazione tra i due corpi comunicanti tra incomprensioni e conquiste di un mondo che vuole essere ritratto di possibilità e vittorie espressive. 

Agli Oscar, oltre alla vittoria della protagonista femminile, il film si è aggiudicato le nomination per il Miglior Film a Burt Sugarman e Patrick J. Palmieri, Miglior attore protagonista a William Hurt, Miglior attrice non protagonista a Piper Laurie, Miglior sceneggiatura non originale a Hesper Anderson e Mark Medoff.

 

Titolo originale: Children of a Lesser God

Regia: Randa Haines

Interpreti: William Hurt, Marlee Matlin, Piper Laurie, Philip Bosco, Allison Gompf

Durata: 119'

Origine: Usa 1986

 

 

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