Sicuramente Isabella Rossellini, laureata a 66 anni in Etologia, non ha voluto fare solo entertainment quando ha scritto, diretto e interpretato i 38 brevissimi cortometraggi della serie Green Porno e Altri Corti, disponibile in streaming dal 1° maggio su MUBI.

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Un’opera pornografica, in senso lato, che rappresenta il sesso senza censurare nulla, ma i cui protagonisti sono mantidi religiose, lucciole, api, gamberetti, balene e tanti altri. Gli episodi della serie di mini video (circa due minuti l’uno), diretti dalla stessa Rossellini e da Jody Shapiro, si distaccano completamente dal solito formato dei documentari naturalistici, facendo ricorso a pupazzi e vivide scenografie di cartone per ricreare i rituali riproduttivi di diverse specie animali.

Vestita con bizzarri costumi artigianali dai colori accesi, l’attrice mette in scena questi spinti rituali da sola, trasformandosi da ragno femmina a strisciante vermiciattolo, alternando battute divertenti e informazioni scientifiche, semplificate per il formato video. L’operazione, come lei stessa racconta in alcune interviste, è nata dalla curiosità: fin dall’infanzia l’attrice e regista è sempre stata interessata al comportamento degli animali, ma l’offerta didattica in Italia, che nel periodo dei suoi studi si limitava alla biologia e alla zoologia, le ha impedito di approfondire l’argomento.

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Il progetto nacque su proposta di Robert Redford, fondatore del Sundance Film Festival, con l’intento di rivitalizzare la piattaforma dedicata ai cortometraggi, attraverso video brevi a tema ambientale. Rossellini accolse la sfida, ma scelse di farlo in un modo del tutto inaspettato. Alla prima stagione di Green Porno, pubblicata nel 2008, e incentrata sugli invertebrati, hanno fatto seguito altre due serie, una dedicata alle creature marine, l’altra, soprannominata Bon Appetit, contro la pesca intensiva.

Al momento dell’uscita Green Porno divenne un vero e proprio fenomeno, aggiudicandosi due premi (Miglior Performance e Miglior Progetto Sperimentale) ai Webby, gli Oscar del mondo informatico. L’entusiasmo generatosi attorno ai cortometraggi fece sì che la serie venne trasformata in un monologo teatrale, con il contributo dello scrittore francese Emmanuel Carrère, che la stessa Rossellini ha portato in tour per tutto il mondo. A Green Porno sono poi seguiti Seduce Me (2010), incentrata sui rituali di corteggiamento delle diverse specie, e Mammas (2013), che celebra la maternità nel mondo animale.

«La mia speranza segreta è che questi corti facciano innamorare degli animali. Quando sei innamorato, ecco che diventi un ambientalista» ha raccontato Rossellini, che nel 2013 ha fondato a Long Island, poco fuori New York, la sua fattoria Mama Farm, 18 ettari dedicati ad attività agricole, progetti di conservazione della biodiversità e attività culturali come workshop, film e spettacoli teatrali e dove gli animali vengono allevati rispettando il loro benessere e le coltivazioni sono prive di pesticidi, erbicidi, insetticidi o fertilizzanti nocivi per l’ambiente.

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