Notte al museo. Il segreto del Faraone, di Shawn Levy

notte al museo. il segreto del faraone

La formula, che aveva funzionato soprattutto nel primo film, appare un po' stanca. Sembra di trovarsi infatti davanti a un Chris Columbus (qui tra i produttori) poco ispirato, soprattutto nella riproposizione delle statue che si animano e delle maschere che respirano. Ci sono però due buoni motivi per ritornare al Museo

--------------------------------------------------------------
INTELLIGENZA ARTIFICIALE PER LA SCENEGGIATURA, CORSO ONLINE DAL 28 MAGGIO

--------------------------------------------------------------

notte al museo. il segreto del faraoneSono passati otto anni da quando il guardiano notturno Larry Daley si è trovato in mezzo al Museo di Storia Naturale di New York che aveva ripreso improvvisamente vita. Da quello di Washington del sequel all'Egitto e Londra di questo Notte al museo. Il segreto del Faraone, gli spazi si moltiplicano alla stregua di Madagascar, la Storia esce come all'aperto e prende aria. Ma la formula, che aveva funzionato soprattutto nel primo film, appare un po' stanca. Sembra di trovarsi infatti davanti a un Chris Columbus (qui tra i produttori) poco ispirato, soprattutto nella riproposizione delle statue che si animano e delle maschere che respirano (il Theodore Roosvelt di Robin Williams comunque mantiene una sua divertente follia). e la parte avventurosa ha quella sicura meccanicità dei primi due Harry Potter.

--------------------------------------------------------------
CORSO IN PRESENZA MONTAGGIO AVID, DAL 9 MAGGIO

--------------------------------------------------------------

Il potere magico della preziosa tavola di Ahkmenrah sta per finire. Larry quindi deve trovare il modo di salvare il suo gruppo del Museo di Storia Naturale di New York. Così va al British Museum di Londra, accompagnato anche dal figlio Nick, per fare in modo che questo magico dispositivo possa funzionare di nuovo.

notte al museo il segreto del faraoneShawn Levy ci mette il mestiere, Ben Stiller ripropone correttamente il suo personaggio. Forse il suo doppio preistorico è invece la sua nuova veste. Siamo lontani dal ritmo dei due La pantera rosa o dall'incrocio uomo/macchina del film migliore del regista, Real Steel. Ma bisogna distinguere da un sequel svogliato e uno poco ispirato. Notte al museo. Il segreto del Faraone fa parte di questa seconda categoria.

La partenza del film è convincente. L'Egitto del 1938 ha infatti quella magia spielberghiana e ricicla tracce di Indiana Jones mentre l'inaugurazione, in mezzo a costellazioni, poteva promettere quella strada tra il magico e il fantastico che poi il film non ha preso. In mezzo a personaggi che appaiono come nervosi burattini alla ricerca della loro identità (tra cui i minuscoli Owen Wilson e Steve Coogan), ci sono però due elementi per cui comunque vale la pena di ritornare al Museo. Il primo è il personaggio della custode del British Museum Tilly (interpretata da Rebel Wilson, già vista in Le amiche della sposaTre uomini e una pecora). Il secondo è invece pura invenzione. Lancillotto (Dan Stevens) entra nel teatro dove c'è la rappresentazione di Camelot, fronteggia Hugh Jackman sul palco e da lì c'è un gioco di doppio/finzione che è magia vera. Molto più della tavola di Ahkmenrah.

 

Titolo originale: Night at the Museum 3: Secret of the Tomb

Regia: Shawn Levy

Interpreti: Ben Stiller, Robin Williams, Owen Wilson, Steve Coogan, Ricky Gervais, Dan Stevens, Rebel Wilson, Ben Kingsley, Mickey Rooney

Distribuzione: Twentieth Century Fox

Durata: 97'

Origine: Usa/Gb 2014

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array