Kelly Reichardt, il suo Night Moves che non ha valenza politica

tra il thriller americano anni '70 e La cinese di Godard

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Dopo essere stato premiato all'ultimo Festival di Deauville 2013 come film ipnotico e affascinante, Night Moves di Kelly Reichardt sarà nelle sale francesi a partire dal 23 aprile

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La regista di L'ultima traccia, Wendy and Lucy e Old Joy ha risposto ad alcune domande poste da AlloCine. Scopriamo che lo script originario è molto diverso rispetto quanto distribuito nelle sale: "L'idea originale del co-sceneggiatore Jonathan Raymond prevedeva una storia troppo tranquilla e dialogata per il mio modo di guardare in genere ai film. Ma abbiamo apprezzato l'impostazione particolare, una fattoria popolata da giovani agricoltori che vivono insieme cercando di impattare il meno possibile sull'ambiente, così siamo partiti da questo per cominciare a discutere. Nel primo trattamento di Jonathan un individuo era nascosto in un'azienda dopo 'un'azione politica'. Abbiamo considerato altre opzioni piuttosto che mostrare il processo. Il prima, il durante e il dopo di quest'azione".

 

Una domanda rileva come per la regista sia fondamentale evitare di attribuire alla propria creatura una valenza politica, quanto piuttosto sia necessario definirla uno studio di carattere (nonostante tutte le implicazioni politiche), la Reichardt a questo proposito chiarisce: "Forse perché nella mia mente un film politico suggerisce una missione, uno scopo e per me questo è sinonimo di 'cattiva arte'. Anche se siamo esseri politici questo film è diverso. Dal mio punto di vista la storia di John contiene un sacco di ambiguità. Il mio compito come regista è tenere conto di tutta questa complessità. Devo assicurare che nel film ci sia lo spazio per la contraddizione, una dimensione indefinibile, di astrattezza, e devo evitare di esternare il mio punto di vista per non soffocare i personaggi".

Alla domanda: pensi che i film, la musica, l'arte in generale possono cambiare il mondo? O risvegliare le coscienze? Risponde: "non in modo abbastanza rapido comunque. Quello che è certo è che l'assenza d'arte è un pericolo. Succedono tante cose…che privarsi dell'arte è rischioso. Ma non so se l'arte ci salverà".

 

Affronta inoltre la tematica che riguarda la costruzione del film sulla base di eventi realmente accaduti e delinea le sfaccettature più intime degli abitanti che lei e lo sceneggiatore hanno incontrato, e che ricalcano perfettamente quella diffidenza e/o necessità di privacy dichiaratamente presenti in Night Moves. Non sono state fatte delle vere e proprie interviste per carpire l'anima attivista dei luoghi descritti, che lo sceneggiatore conosceva già molto bene: "Se si cresce nella parte nord-ovest degli Stati Uniti, come John o il produttore Neil Kopp, i temi del film sono parte della vita quotidiana, nei giornali e nelle conversazione. Questi sono i luoghi dove il movimento ambientalista ha preso il via negli Stati Uniti. John ha pensato per molto tempo a questi problemi. Credo che se si vive in una zona come questa per molto tempo sia molto probabile aver conosciuto qualcuno coinvolto in un'azione, in un determinato momento. Altri elementi del film sono stati ispirati da romanzi, film e notizie" o da conoscenze dirette come quelle sul caso Patty Hearst, o trovano fonte nelle...azioni del Weather Undergroundo di altri gruppi radicali . "Tutto questo ha contribuito a Night Moves. In nessun momento abbiamo scelto di seguire un particolare movimento o attivisti".

 

Emerge infine una tendenza della pellicola a collocarsi nella struttura del thriller, di cui ricalca soprattutto i dettami del genere americano anni '70: "Penso anche a questo film di Jean – Luc Godard, di cui non ricordo il titolo...(La Cinese) verso la fine c'è una scena in cui il personaggio femminile dice: "Sono solo un operaio della rivoluzione" e…quando la sua insegnante le chiede che cosa farà dopo, lei risponde "continuerò a studiare la situazione". Quando stavamo parlando del personaggio di Dakota Fanning, ho pensato esattamente a quello di Godard…sì, io amo i film americani di questo periodo, e la Nouvelle Vague francese".  (m.t.s.)

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