VENEZIA 71 – Tussen 10 En 12 (Between 10 and 12), di Peter Hoogendoorn (Giornate degli autori)

tussen 10 en 12

Peter Hoogendoorn, con grande dolcezza, si insinua nelle timidezze e nei movimenti convulsi o fragili e paurosamente inadeguati dei suoi personaggi, tratteggiando un racconto che vive di silenzi imbarazzati ed esteriori che invece sono dei vulcani psicologici. 

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tussen 10 en 12Due giovani amanti dall’aria semplice e innocente si inseguono spensierati e a suon di musica per la casa di lui fino al momento in cui due poliziotti bussano alla porta per annunciare la morte della sorella del ragazzo. Cade il gelo e inizia il viaggio che, uno dopo l’altro, raccoglierà anche i genitori della povera ragazza per portarli verso il luogo in cui giace il corpo. Un’intrusa, la fidanzata di lui, si trova più o meno di sua volontà coinvolta nel viaggio, per di più indossando casualmente una maglia della deceduta. Preoccupata, ghiacciata e nello tempo destinata a rimanere segnata dall’esperienza, si trova in quello che sarà per lei un viaggio della maturità. 

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Peter Hoogendoorn, alla sua opera prima, con grande dolcezza si insinua nelle timidezze e nei movimenti convulsi o fragili e paurosamente inadeguati dei suoi personaggi, tratteggiando un racconto che vive di silenzi imbarazzati ed esteriori che invece sono dei vulcani psicologici.
La macchina si accosta gentilmente ai corpi turbati, senza farsene accorgere, ed è per questo che riesce a far venire fuori una sincerità devastante. Si insinua in quelle che sono le occupazioni quotidiane dei personaggi, osservando quel che succede nella manciata di minuti che precede la tragica notizia, come a voler mostrare quanto un evento devastante per la vita dei personaggi non abbia poi nessun riscontro sugli oggetti e le macchine che li circondano, se non nei momenti in cui si sfogano su di loro. 
La giovane protagonista Elise Van’t Laar colpisce per il suo farsi piccola e mettersi da parte, per la sua dolcezza.
 
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