Quarto potere non è più il miglior film di sempre. Vertigo conquista il trono. Questo è il verdetto di Sight & Sound e dei suoi 846 tra critici, intellettuali e distributori. La rivista cinematografica britannica, che da sempre compie la classifica dei migliori capolavori cinematografici di tutti i tempi, ha sancito la fine dell’era di Kane, al primo posto da 50 anni. I voti di distanza sono stati ben 34, tanti se si considerano i 5 che durante l’ultima votazione distanziavano la pellicola di Welles da quella di Hitchcock. Quella di Vertigo è stata una vera e propria scalata verso la cima che è durata 30 anni, essendo entrato nella top ten nel 1982 (due anni dopo la morte del regista).

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Questo “stravolgimento di poteri” corrisponde anche a un cambiamento e ad un’evoluzione del gusto, causato soprattutto dall’importanza di internet, ad oggi il primo mezzo di comunicazione sui film. Ciò ha influito anche per la valutazione di In the Mood for Love di Wong Kar-Wai, film del post 2000 più alto in classifica, appaiato alla 24ª posizione con il capolavoro firmato Dreyer Ordet – La parola.

Di seguito la top ten:

Vertigo (Hitchcock, 1959)

Citizen Kane (Welles, 1941)

Viaggio a Tokio (Ozu Yasujiro, 1953)

La regola del gioco (Renoir, 1939)

Aurora (Murnau, 1927)

2001: Odissea nella spazio (Kubrick, 1968)

Sentieri Selvaggi (John Ford, 1956)

L’uomo con la macchina da presa (Dziga Vertov, 1929)

La passione di Giovanna d’Arco (Dreyer, 1928)

8 ½ (Fellini, 1963)

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