3/9/2002 – Gianluigi Toccafondo In mostra ad Udine

L'autore delle sigle di “Tunnel” e “Avanzi”

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Gianluigi Toccafondo In mostra ad Udine
Chiesa Di San Francesco 6-29 Settembre 2002
Mostra promossa da: Presidenza del Consiglio dei Ministri/ Dipartimento dello Spettacolo
Comune di Udine/Assessorato alla Cultura e Banca Popolare FriulAdria
con il supporto di
Unione Italiana Circoli del Cinema – Roma, e Moroso
Coordinamento artistico
Giovanna Durì

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Dopo il successo della mostra dedicata a Lorenzo Mattotti – realizzata nel 2001 -, il Centro Espressioni Cinematografiche e il Comune di Udine, annunciano per il settembre prossimo un'esposizione-evento dell'intera produzione di Gianluigi Toccafondo, unanimemente considerato il talento "cine-pittorico" più rappresentativo del panorama artistico internazionale. Come già avvenuto per Mattotti, sarà ancora la Banca Popolare FriulAdria a sostenere in modo determinante la rassegna confermando così il proprio impegno a favore delle principali espressioni dell'arte contemporanea presenti sul territorio regionale.
Dal 6 al 29 settembre 2002, la chiesa di San Francesco di Udine, si trasformerà in una sala high-tech ospitando le opere dell'artista realizzate con una tecnica così raffinata e intensa da rendere ogni fotogramma un quadro compiuto, capace di racchiudere in se stesso l'idea di "immagine in movimento". In pochi anni di attività, l'artista ha girato i suoi cortometraggi spaziando in campi diversi: dai cortometraggi, alle pubblicità fino alle sigle televisive. Da "Essere morti o essere vivi è la stessa cosa", film dedicato a Pier Paolo Pasolini, alla sigla del Festival del Cinema di Venezia che trasforma Asia Argento in un'icona ultraterrestre. Considerato un illustratore suo malgrado, per la forza e l'incredibile riconoscibilità di ogni fotogramma, Toccafondo dal mondo cinema continua a influenzare anche l'arte del segno.
Nato a San Marino nel 1965, Gianluigi Toccafondo è uno degli autori italiani di cinema d'animazione  più importanti e apprezzati internazionalmente.
Autore di numerosi spot televisivi – i più noti sono quelli per la Levi's, la United Arrows e la Sambuca Molinari – di sigle televisive – Tunnel, Avanzi, Carosello – di disegni diventati poi anche copertine di libri – come quelli della Fandango, della Feltrinelli, della Mondadori, della Frassinelli e del Saggiatore- la dimensione in cui lui stesso ama di più riconoscersi è quella dell'autore di cortometraggi animati – come "La pista del maiale" (1992), "Le Criminel" (1993), "Pinocchio"(1998), o "Essere morti e essere vivi è la stessa cosa" (2000), dedicato a Pasolini e  realizzato nel venticinquesimo anniversario della morte del poeta.
La sua particolarissima tecnica è nata – racconta lui stesso – sperimentando e agendo concretamente e fisicamente su immagini istantanee in successione. Nel suo caso il dinamismo è ottenuto fotografando un monitor che trasmette lo spezzone di qualche film o una sequenza girata da lui stesso. Ingrandite e distorte con la fotocopiatrice (e successivamente usando anche il computer), queste immagini diventano poi dei supporti per dipingere.
Il primo lavoro realizzato con questa tecnica ("La coda") è stato il rifacimento di una sequenza di Buster Keaton in cui l'attore cade, si alza, inciampa e si rialza aggrappandosi ai mobili all'interno di una stanza.
La mostra di Udine, presenterà tutti i prodotti video di Toccafondo e sarà arricchita dai disegni legati ai singoli cortometraggi, che collocati in sequenza sulle pareti della Chiesa di San Francesco, mostreranno le origini e i passaggi successivi degli oggetti e delle figure, fino al risultato finale offerto dal monitor. L'esposizione di Udine sarà accompagnata da un ricco e prezioso catalogo ("Gianluigi Toccafondo (a partire dalla coda)") di oltre 140 pagine con più di 300 immagini realizzate da Gianluigi Toccafondo accompagnate da brevi testi dell'artista e dagli interventi di Tatti Sanguineti, Goffredo Fofi e Marco Giusti. Il catalogo è edito dalla Coconino Press all'interno della collana "Coconino Cahiers".

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