Il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma rende omaggio a due registi italiani non omologati: Giulio Petroni e Piero Vivarelli. Due registi che hanno attraversato le categorie dimostrando che si potevano realizzare dei film di genere con autorevolezza, ovvero senza rinchiudersi in un linguaggio elitario , né cadere nella trappola di una serialità industriale ed anonima. Entrambi, in misura diversa, rappresentano delle vere e proprie zone franche, 'borderline': Petroni all'apparenza utilizza alcuni filoni cinematografici (il western, la commedia, il melò) per smontarne al loro interno la rigida struttura, rivestendo il tutto con una cifra stilistica personale, in netto anticipo coi tempi(fine anni '60, metà dei '70). Vivarelli, invece, dopo essersi fatto le ossa con dei curiosi musicarelli, realizza sia progetti ambiziosi e per l'epoca sperimentali (il docufiction Oggi a Berlino, il film nel film Nella misura in cui…), sia prodotti di largo consumo, anticipando mode e stili. Fino a domenica 2 ottobre è in corso presso la Sala Trevi al vicolo del Puttarello una rassegna che ripropone i principali titoli della filmografia dei due registi. Per ulteriori informazioni www.csc-cinematografia.it

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