E' diventata famosa come pornostar: Selèn, il suo nome d'arte. Ma ormai da quattro anni è tornata a chiamarsi Luce Caponegro, come all'anagrafe, e prova a rinascere artisticamente: sempre davanti alla cinepresa, ma in un contesto "ordinario". A dirigerla, Edoardo Gabbriellini (Ovosodo) – su un progetto targato Procacci: Luce è una donna innamorata, una Gabriella qualunque, che si trova a lottare per tenersi stretto il suo uomo. Una commedia un po' folle, dove Luce recita assieme a Gabbriellini, a Giorgio Algranti, a Paolo Vivaldi e Marco Giallini: una parte da protagonista, dopo le partecipazioni a Scarlet Diva della Argento e a Zora la Vampira dei fratelli Manetti; una parte da vera protagonista, finalmente: un sogno di bambina: "Io da piccola volevo fare l'attrice, ma non l'attrice hard.[…] Non è stato facile lasciare il porno: c'è gente che ha cercato di farmela pagare, che ha fatto a pezzi il mio nome e la mia dignità […]C'è chi ha rimontato sequenze che ho girato e si è inventato dei 'nuovi' film che io non mi sono mai sognata di fare, o ha ricopertinato vecchi film, facendo credere che il mio allontanarmi da quel mondo fosse solo una trovata pubblicitaria".
Le riprese sono finite; ora la postproduzione, poi finalmente Luce dirà addio a Selèn.

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#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

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