24/3/2006 – Un posto al mondo, nè qui nè la

A Fuori orario “Intervento divino” di Suleiman e “Qui e altrove” di Godard & Gorin

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CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

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Rai 3


Fuori Orario cose (mai) viste

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#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

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di Ghezzi Di Pace Francia Fumarola Giorgini Melani Turigliatto e Bendoni


presenta:


 


Venerdì 24 marzo 2006, dalle 1.30 alle 7.00 (5 ore 30')


UN POSTO AL MONDO, NÉ QUI NÉ LA


 


con il film


INTERVENTO DIVINO                                                                        Prima Visione Tv  


(Yadon Ilaheyya, Francia/Germania 2002, col. v.o.sott.it., 89'43")
Regia di Elia Suleiman.


Con Elia Suleiman, Nayef Fahoum Daher, Manal Khader, Jamel Daher.


A Nazareth, un anziano palestinese si ammala, dopo aver visto distrutta la sua attività anche a causa dell'occupazione israeliana. Il figlio lo accudisce, ma anche il ragazzo ha dei problemi, essendo innamorato di una palestinese di Ramallah, che per via dei posti di blocco israeliani, può incontrare solo in un parcheggio deserto vicino al checkpoint. La situazione complicata aguzza l'ingegno dell'uomo, che riuscirà a forzare il blocco con uno stratagemma.


 


QUI E ALTROVE                               


(Ici et ailleurs, Francia, 1976, col., 52', v. o.  sott.li it.)


di Jean-Luc Godard e Jean-Pierre Gorin


Film-documentario, sopralluogo partigiano in Palestina durante il periodo della prima Intifada, girato tra campi di addestramento dei giovani palestinesi della resistenza e le strade di Parigi, a costituire un "qui e altrove" politico attraverso cui Godard (con la collaborazione di Gorin) ci regala uno dei capolavori del cinema degli anni 70.


 


GIORNO PER GIORNO – YOM YOM                                  


(Francia/Israele, 1998, col. 102'12")


Regia: Amos Gitai –


Con Gassan Abbass, Yussuf Abu-Warda, Nataly Atiya, Shmuel Calderon


Ritratto di una famiglia arabo-israeliana di oggi. Scelte e dubbi per padre e figlio: il primo non sa se svendere la dimora di famiglia, il secondo è indeciso tra moglie, amante e dottoressa.


 


 


sabato 25 marzo 2006, ore  1.35 – 7.00 (265')


FOTOGRAMMI DI UNA ESPOSIZIONE


(I FAVORITI DELLA LUNA)


 


con i film


L'IPOTESI DEL QUADRO RUBATO                                                                        prima visione tv


(L'hypothèse du tableau volé, Francia, 1978, bianco e nero, v.o. con sott.li it., 63')


Regia: Raul Ruiz – Interpreti: Jean Rougeul, Gabriel Gascon


Tratto dal romanzo "Il Bafometto" di Pierre Klossowski, e' la storia di un misterioso collezionista di quadri che ne collezionava anche le interpretazioni. Proprietario di una serie di dipinti di un pittore chiamato Tonnerre, il collezionista sembra invitarci a seguirlo in una specie di visita guidata nel corso della quale tenta di scoprire la ragione dello scandalo provocato da queste tele nella loro epoca (fine Ottocento). Si suppone che uno dei quadri manchi: e' l'ipotesi del quadro rubato, attorno al quale si sviluppano lo scandalo e le speculazioni piu' insidiose, e si tratta qui di giustificare e di ricomporre questa tela invisibile, per percepire il mistero che potrebbe ridare un senso all'insieme della collezione. Ma invece di una spiegazione del mistero scopriamo solo una serie di enigmii che sembrano avvolgersi in spirale uno di seguito all'altro. .


 


ACQUERELLO


(Akvarel, URSS, 1958, col., 10')


Regia: Otar Ioseliani


Uno dei primi cortometraggi di Ioseliani, dedicato alla pittura e al suo incontro con la vita.


 


UNE VISITE AU LOUVRE (prima versione)


(Francia, 2004, col., 47', v.o. francese)


Regia : Jean-Marie Straub e Daniele Huillet


Una visita al Louvre a partire da  alcuni commenti di Cézanne durante una  visita al Museo, raccolte a memoria da un giovane poeta, Joachim Gasquet e pubblicate in un libro apparso nel 1921.


 


BELLA DI NOTTE


(Italia, 1997, col, 28')


Regia: Luciano Emmer


«Quando la direttrice del museo di Villa Borghese mi ha dato la possibilità di girare di notte nelle sale vuote, mi sono trovato in uno stato d'animo del tutto nuovo rispetto ai miei film precedenti. Ho seguito un itinerario solitario – una rêverie notturna – scoprendo con una piccola torcia, di sala in sala, le opere d'arte che si presentavano davanti ai miei occhi. Ero alla ricerca delle emozioni che quelle opere suscitavano in me. Si tratta di un approccio nuovo, lontano da critiche estetiche o dati storici, forse giudicato ancora blasfemo, o un'indicazione per qualche visitatore frettoloso, perché segua le proprie suggestioni di una rêverienotturna» (L. Emmer).


 


ARABESCHI SUL TEMA DI PIROSMANI


(URSS, 1986, col, 20')


Regia: Sergej Paradzanov


Una fantasia sull'opera del celebre pittore Piromani


 


UNE VISITE AU LOUVRE (seconda versione)


(Francia, 2004, col., 44', v.o. sott.li it.)


Regia: Jean-Marie Straub, Daniele Huillet


Seconda versione del film precedente.


 


 


Domenica 26  marzo   2006,  dalle 1.50  alle 6.00 (4 ore e 30)


CORPI DI ANIMA(LI)


a cura di Donatello Fumarola


 


con i film


IL BAMBINO CIECO                                                                prima visione tv


(Blind Kind, Olanda 1964, b/n., 22')


di Johan van der Keuken


Prima parte di un dittico. Il film cerca di rispondere alla domanda su che percezione della realtà può avere un bambino cieco. Johan van der Keuken riprende alcune scene dell'attività dei non vedenti presso un istituto specializzato e le alterna con footage d'attualita'. Questo accostamento e il trattamento del montaggio allontanano le immagini della contingenza per farle divenire motivo di riflessione sul tema portante della difficoltà percettiva.


 


HORTOBAGY                                                               prima visione tv


(Ungheria, 1936, b/n, 80' v.o. sott.li it)


di Georg Hollering – con Janos Cinege, Signora Cinege, Istvan Kanyasi, Margit Szincsak


Un film sulla campagna ungherese, senza il romanticismo di Cappuccetto Rosso, un film sull'Ungheria senza zingari ardenti o ussari eleganti, senza macchine da sogno o la ragazza povera che si sposa il Principe Azzurro.. Dice il regista "Non è stato così facile, all'inizio nessuno mi si avvicinava. Quando però videro che anch'io ero in grado di cavalcare a pelo, che mangiavo quello che mangiavano loro e vivevo come loro, mi accettarono. E mi aiutarono. I registi dell'epoca mi presero per un tipo stravagante, venni a sapere che molti sorridevano di me dicendo ' Hollering deve essere malato: filma l'erba che cresce'."


 


JULIEN DONKEY-BOY  


(USA, 1999, col, 99' v. o. sott.li it.)


di Harmony Korine – con Ewen Bremner, Chloe Sevigny, Werner Herzog


Lo scizofrenico Julien (Bremner) è assistente in una scuola per ciechi. Ha un padre che lo vessa (Herzog) e una sorella incinta (Sevigny). Quando la sorella perde il bambino, vi sarà una rivelazione sconvolgente. Secondo film di Harmony Korine, tra eccesso e fragilità, animalità e cecità esibita.

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