DVD – Il maschio e la femmina, di Jean-Luc Godard

"Masculin Féminin": JLG, la politica, i giovani e il sesso nella Francia degli anni Sessanta. Con un Jean-Pierre Leaud ovviamente innamorato. Ancora un ottimo DVD dalla RHV, perfetto nell'edizione, arricchito da preziosi extra e corredato di un booklet ricco di informazioni e materiali

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Titolo originale: "Masculin Féminin"
Regia: Jean-Luc Godard
Cast: Jean-Pierre Leaud, Chantal Goya, Catherine-Isabelle Duport, Marlène Jobert, Michel Debord, Brigitte Bardot
Anno: 1966
Durata: 105'
Distribuzione: RHV – Ripley's Home Video
Formato DVD/Video: 1.37:1 – 4:3 – DVD 9
Audio: Italiano, francese – Mono
Sottotitoli: italiano (forzati nella versione originale; opzionabili dalla versione italiana)
Extra:  – "L'insostenibile modernità di Godard" (conversazione sul film tra Freddy Bauche e Dominique Païni – 25');
 – Trailer originale, di J.L. Godard.
Corredo: Booklet di 12 pagine a colori, con foto e materiali critici.

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IL FILM


Il giovane Godard aveva da poco fatto saltare in aria la testa di Jean-Paul Belmondo, avvolta nella dinamite dipinta in tinta con quella Costa Azzurra su cui aveva girato Pierrot Le Fou (ovvero Il bandito delle11), quando si mise a lavorare su quello che poi sarebbe diventato Masculin féminin, ovvero Il maschio e la femmina. In realtà, in un primo momento doveva essere un adattamento di "Le signe" di Guy de Maupassant, di cui avrebbe voluto interprete Marilù Tolo (titolo: "Avec le sourire", mai più realizzato…), ma poi alla vigilia delle riprese il Nostro si fece indietro, tornando qualche tempo dopo dallo stesso produttore, Anatole Dauman, con in mano il progetto di un film sul "sesso e i giovani nel mondo d'oggi", ovvero sui "figli di Marx e della Coca-Cola". Un film politico in 15 scene demarcate da altrettanti cartelli, immancabilmente engagé, di cui sarebbe stato protagonista il truffautiano Jean-Pierre Léaud (che nel frattempo aveva lavorato sul set con Godard, come assistente alla regia tra gli altri di Alphaville e di Pierrot Le Fou) e la cantante pop Chantal Goya.


Léaud avrebbe ripreso un po' l'Antoine Doinel cresciuto di L'amore a vent'anni (episodio Antoine et Colette, che Truffaut aveva girato nel '62), ma il suo personaggio sarebbe stato un tal Paul, giovane parigino reduce dalla leva, preso dalla politica ma ancor più dalla ricerca di una ragazza. In un bar conosce Madeleine, che vuol fare la cantante e intanto lavora in un giornale giovanile, e le fa la corte, inciampando nella sua vaghezza sentimentale… Intanto il mondo è preso tra fermenti antiamericani (siamo in pieno Vietnam), un po' di follia serpeggia per le strade e nei bistrot, l'amico di Paul – Robert – serra i ranghi ideologici della sua militanza comunista, Madeleine incide un disco ma non decide sul suo amore… Infine Paul salta da quella finestra da cui, il suo più giovane omologo Antoine Doinel, quattro anni prima faceva il filo alla sua amata Colette… Godard fa già tutto il Godard possibile, estremizza la materia di un filmare contro le regole, elaborando un'armonia cacofonica di tensioni ideologiche, pulsioni sentimentali, passioni idealistiche, analisi sociali… Il montaggio è franto, come la narrazione, i presupposti stilistici e gli assunti tematici dettano la forma e trascrivono in paradigmi d'assurdo la fragranza della vita e la flagranza dell'attualità. Un film politico. Un film d'amore…


IL DVD


L'edizione DVD proposta dalla RHV è come sempre impeccabile nel rigore filologico che contraddistingue questa società (che di Godard ha recuperato anche Due o tre cose che so di lei e Questa è la mia vita). La qualità video è eccellente: con un Bit Rate medio di 8.5 Mb/s, il film è presentato nella corretta ratio di 1.37:1 e fa riferimento a un ottimo master francese ricavato da una perfetta copia 35mm con la supervisione del direttore della fotografia del film stesso, Willy Kurant. Per quanto riguarda gli aspetti sonori, la colonna audio si limita opportunamente alla versione monofonica francese e italiana, con quest'ultima che purtroppo appare incompleta, per quanto ricostruita a partire da diverse fonti d'epoca. Naturalmente non mancano i sottotitoli italiani a integrare i passaggi mantenuti in originale. A proposito di sottotitoli, va detto che fanno riferimento alla colonna audio originale e dunque, se richiamati sulla versione italiana, consentono di rimarcare le solite divergenze di adattamento, che nel cinema di Godard hanno spesso fatto non pochi danni e travisamenti. La sezione degli extra propone una lunga e interessante conversazione critica (sottotitolata in italiano) sul film e su Godard tra Freddy Bauche (critico per "Positif" e fondatore della Cinémathèque Suisse) e Dominique Païni, già direttore della Cinémathèque Française e attualmente direttore del Centre Pompidou. Ma assolutamente da non trascurare è anche la presenza del trailer originale del film, realizzato dal regista stesso: un autentico pezzo di Godard, come tutti i trailer del Maestro, del resto. A corredo del DVD, infine, un booklet 12 pagine con foto a colori, in cui, oltre ai dati tecnici relativi al film, è possibile trovare materiali critici di Alberto Farassino, testi dello stesso Godard e il racconto della nascita del progetto del film nelle parole del produttore Anatole Dauman.


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