"O' Jerusalem", di Elie Chouraqui
Tratto dal romanzo “Gerusalemme! Gerusalemme!” di Dominique Lapierre e Larry Collins e sceneggiato dallo stesso Chouraqui, “O Jerusalem” è un film teso e onesto, un tentativo riuscito di dare voce e corpo alla Storia, e al tempo stesso un’“invocazione” alla pace e alla riconciliazione.
“Se ti dimentico, o Gerusalemme, si paralizzi la mia mano destra; mi si attacchi la lingua al palato se lascio cadere il tuo ricordo, se non metto Gerusalemme al di sopra di ogni mia gioia”
Salmo 137(136)
“Volevo che il salmo di David apparisse nel film perché questo film è stato fatto per dire agli uomini: “Invocate la pace per Gerusalemme”.
Elie Chouraqui
Tratto dal romanzo “Gerusalemme! Gerusalemme!” di Dominique Lapierre e Larry Collins e sceneggiato dallo stesso Chouraqui, ‘O Jerusalem è un film teso e onesto, un tentativo riuscito di dare voce e corpo alla Storia, e al tempo stesso un’“invocazione” alla pace e alla riconciliazione.
Le prime sequenze del film sono ambientate a New York subito dopo
Incontra per caso Said Chahine, studente di legge, arabo di Gerusalemme. I due diventano presto amici, perché condividono le stesse paure e le stesse preoccupazioni, ma anche le stesse idee e gli stessi valori. La loro amicizia è, come la definisce il regista, “…naturale, proprio perché si tratta di un arabo e di un ebreo”.
Dopo aver vissuto per circa un anno nell’atmosfera spensierata del dopoguerra, i due ragazzi vengono travolti da quello che sta succedendo nel “loro” Paese. La notte del 26 novembre 1947 i rappresentanti dei cinquantasei paesi membri delle Nazioni Unite votano la divisione della Palestina. Pochi giorni dopo Said e Bobby si imbarcano, insieme, su una nave diretta in Terra Santa, dove presto saranno coinvolti nella guerra e combatteranno l’ uno contro l’ altro.
Attraverso il racconto di un’amicizia che sfiora l’odio per poi tornare amicizia, Chouraqui racconta
Lo sforzo costante per raggiungere l’imparzialità e l’equidistanza operato nel racconto si concretizza nella rappresentazione di due dolori, di due disperazioni assolutamente uguali e pari. Il conflitto arabo-israeliano diventa la tragedia dello scontro tra due legittimità, attraverso lo scontro tra due amici.
Sebbene non manchino momenti toccanti, come quello dell’incontro tra i due amici accanto al cadavere dello zio di Said, o ancora quello del loro “ritrovarsi” finale dopo il “cessate il fuoco”, Chouraqui riesce a contenere il sentimentalismo entro i limiti della verità storica, che risulta essere lo scopo più importante del film.
O’ Jerusalem vuole essere un film realistico, obiettivo senza essere freddo, e raggiunge quest’equilibrio grazie all’intensità e alla partecipazione di un gruppo di attori sorprendentemente perfetti per i ruoli assegnati. Spiccano i due giovani protagonisti, Said Taghmaoui e JJ Feild, che donano ai loro Said e Bobby un’insolita, toccante tenerezza.
E Toyah Feldshuh e Ian Holm, rispettivamente Golda Meir e David Ben Gourion vestono i loro personaggi di un’insinuante ambiguità, rendendoli clamorosamente contraddittori e umani.
Titolo originale: id.
Regia: Elie Chouraqui
Interpreti: Said Taghmaoui, JJ Feild, Maria Papas, Ian Holm, Patrick Bruel, Elie Chouraqui, Daniel Lundh, Toyah Feldshuh
Distribuzione: Medusa
Durata:
Origine: Francia/GB/Grecia/Israele/Italia/Usa, 2006
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