"Bergman. Immagini"

IMMAGINI - Ingmar Bergman, Garzanti
Leggere un libro di Bergman è come guardare un film di Bergman. Leggere questo Immagini, edito da Garzanti, in una certa misura è come guardare, e lo si fa sempre con grande piacere e partecipazione, Persona: subendo la fascinazione di un'artista che, con la macchina da presa o con le parole, è sempre riuscito a raccontare immagini bellissime.

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Immagini di BergmanIMMAGINI
Ingmar Bergman

Ed. Garzanti

Prima edizione Nuova Biblioteca Garzanti: luglio 2009

p. 404 – Euro 22

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Leggere un libro di Bergman è come guardare un film di Bergman. Leggere questo Immagini in una certa misura è come guardare, e lo si fa sempre con grande piacere e partecipazione, Persona. E forse non è un caso che il primo capitolo intitolato “sogni” sia accompagnato dall’immagine raffigurante Bibi Andersson e Liv Ullmann, le due protagoniste del film. Come nell’incipit di Persona Bergman accumulava immagini apparentemente senza un senso e un legame tra loro e con la narrazione a venire, così nelle prime pagine del libro il regista svedese parla liberamente di alcune delle sue ossessioni predilette: dell’infanzia – l’appello ai genitori fatto con Il posto delle fragole: «Guardatemi, capitemi e, se possibile, perdonatemi» –  del sogno e della realtà – il confronto analitico tra Persona e L’ora del lupo – dei volti – i mezzi volti illuminati della Andersson e della Ullmann che vanno a creare un unico volto.

Già dal secondo capitolo, messa da parte la materia melliflua dei sogni e incominciata quella più stabile dei “primi film”,  la scrittura si fa via via più schematica e biografica, la narrazione più tradizionale, scandita dalla propria agenda di lavoro, dall’indicazione di luoghi e date (Lunedì 21 aprile:), dalle citazioni dai libri precedenti (Bergman parla di Bergman, Lanterna magica). È un po’ come se l’incipit di Persona si fosse concluso e iniziasse il racconto vero e proprio del rapporto tra l’attrice e l’infermiera. E in questa narrazione rigorosa, che tanto ricorda il severissimo metodo di lavoro del regista soprattutto per quanto riguarda la fase della preproduzione fatta di serrati (auto) promemoria («Devo rispettare le seguenti regole: Colazione alle sette e mezza con gli altri pazienti; Poi alzarsi immediatamente e passeggiata mattutina; Niente giornali o riviste durante detto tempo» etc.), le immagini prima accennate trovano ora una collocazione e un senso generale. Questo senso generale arriverà, accompagnato da nuove e irresistibili divagazioni tematiche (nei capitoli “buffonate – buffoni” e “miscredenze fede”), da nuovi aneddoti, richiami, riletture, rivisitazioni (più volte Bergman ritorna su un libro precedente per rivedere quanto aveva dichiarato), a chi già conosce la vita artistica e personale del regista, sfuggirà invece a chi non ha mai visto un film o letto un libro su o di Bergman. Gli uni e gli altri subiranno comunque la fascinazione di un artista che con la macchina da presa o con le parole è sempre riuscito a raccontare immagini bellissime. Per esempio l’immagine di quattro donne vestite di bianco che si muovono nella grigia luce del mattino in una stanza rossa: sono tre donne che aspettano che la quarta muoia.

 

Indice
 
SOGNI – SOGNATORI
Il posto delle fragole p.11
L’ora del lupo p.23
Persona p.39
L’immagine allo specchio p.57
Sussurri e grida p.71
Il silenzio p.87
 
PRIMI FILM
Spasimo e Città di porto p.99
Prigione p.123
Sete p.133
 
BUFFONATE – BUFFONI
Il volto p.139
Il rito p.149
Una vampata d’amore p.159
L’uovo del serpente p.165
Dalla vita delle marionette p.181
Dopo la prova p.191
 
MISCREDENZE – FEDE
Il settimo sigillo p.199
Come in uno specchio p.209
Luci d’inverno p.221
 
ALTRI FILM
Alla gioia e Monica e il desiderio p.239
La vergogna p.259
Passione p.265
Alle soglie della vita p.271
Sinfonia d’autunno p.285
 
COMMEDIE BRILLANTI – DIVERTIMENTI
Commedie e Sorrisi di una notte d’estate p.295
Il flauto magico p.305
Fanny e Alexander p.315
 
Filmografia p.333
 
Fonti fotografiche p.394
 
Bergman e il suo mondo di fantasmi (di Renzo Pavese) p.395
 

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