CANNES 63 – Prime polemiche e assenze rilevanti

Da Scott a Bondi, passando per Guzzanti e il giurato Barbera…

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Ridley Scott non era presente alla proiezione del suo film, Robin Hood, perchè deve ancora riprendersi dall'operazione al ginocchio che lo ha costretto a rimanere a casa. Questa è stata la prima defezione , forse la più indolore di questo inizio festival. Ovviamente l'assenza del nostro Ministro Bondi, che avrebbe rifiutato l'invito per manifestare il suo dissenso verso il film Draquila di Sabina Guzzanti, passa in primo piano, anche per le polemiche di questi giorni che stanno accompagnando la rinuncia. 'Le Monde' ha così commentato: " Questa linea di difesa ha lontani precedenti»: Vittorio Mussolini, secondo figlio del Duce, produttore e regista, che «uscì furioso dalla proiezione di Ossessione di Visconti gridando “Questa non è l’Italia”» e Giulio Andreotti che «voleva proibire Ladri di biciclette perchè dava un’immagine "deprimente" del Paese». Anche Alberto Barbera, direttore del Museo del Cinema di Torino e giurato di questa edizione è voluto tornare sulla questione del Decreto Bondi: "I soldi vanno dati solo alle opere prime, basta coi bacucchi al centesimo film finanziato dal governo".

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