Una nuova era per il cinema italiano?

Il presidente ANICA esprime soddisfazione per i risultati ottenuti nel primo decennio del 2000

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Per l’industria cinematografica italiana, la presenza al prossimo Festival di Cannes rappresenta il punto di arrivo della fase di rifondazione del cinema nazionale. Lo dice, al Giornale dello Spettacolo, il presidente dei produttori Anica, Riccardo Tozzi"Si è chiuso un ciclo  – aggiunge Tozzi – durato tutto il primo decennio del 2000, che è stato quello di rifondazione del cinema italiano. Siamo partiti da zero, con un cinema sparito dal mercato, e abbiamo fatto tutti un gran lavoro, tradottosi in una crescita costante in termini di quantità di pubblico, e di qualità di film. Arriviamo a Cannes con una quota di mercato intorno al 50%, caso praticamente unico al mondo,  e con un festival che è all’insegna dell’Italia, con due film in concorso e la Palma alla carriera a Bertolucci. Inoltre, ci arriviamo avendo portato a casa la stabilizzazione degli incentivi fiscali e del Fus. Possiamo, dunque, dire che con questo Festival segniamo il punto d’arrivo della fase di rifondazione del cinema italiano e dobbiamo essere tutti molto soddisfatti del lavoro fatto in questo decennio. Finalmente abbiamo altri problemi, non più di sopravvivenza ma di crescita." (i.f.)

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