DVD – "Caribbean Basterds", di Enzo G. Castellari
Edizione lussuosa per un dvd ricco di contentui speciali. Particolare attenzione è dedicata agli extra che si concentrano sul backstage e su una lunga ed interessante intervista concessa da Castellari a Francesco Ruggeri. Ciò che più stupisce del settantatreenne regista romano è la grande carica espressa, la voglia di fare ancora un cinema di genere che in Italia salvo rare eccezioni, è praticamente scomparso. Da Medusa Video
Anno: 2010
Durata:
95’Distribuzione:
Medusa VideoGenere:
AzioneCast: Vik C. Ryan, Eleonora Albrecht, Maximiliano Hernando Bruno, Kevia Espinoza,
Andrea BruschiRegia:
Enzo G. CastellariFormato DVD/video:
16/9Audio:
italiano Dolby Digital 5.1, Inglese Dolby Digital 5.1Sottotitoli:
italiano per non udentiExtra:
backstage, intervista a Enzo G. Castellari a cura di Francesco Ruggeri, Enzo G. Castellari sul film, trailer
IL DVD
Bella edizione della Medusa per un dvd ricco di contenuti speciali. La parte tecnica è di ottima qualità: il film, girato in digitale, ha colori brillanti ed eccellente luminosità del quadro mentre la traccia audio risulta chiara e potente nei cinque canali dolby e ben calibrata. Particolare attenzione è dedicata agli extra concentrati sul backstage e su una lunga intervista concessa dal regista a Francesco Ruggeri. Per ciò che concerne il dietro le quinte, i protagonisti del film raccontano le sensazioni provate sul set durante le riprese (il lungometraggio è stato girato in Venezuela, nell’isola Margarita) e il grande onore di essere stati scelti e diretti da un regista come Castellari. Vengono spiegate inoltre le tecniche usate – e le difficoltà incontrate – nelle sequenze d’azione, con una nota insolita: l’utilizzo di poliziotti veri (con tanto di mezzi propri) nella spettacolare scena della sparatoria. Particolarmente interessante si rivela il vis à vis tra Ruggeri e Castellari, dove in una coinvolgente intervista, il regista racconta, ripercorrendo le tappe di una lunga e prolifica carriera, la sua grande passione per il cinema, in particolare il cinema d’azione, e le sue fonti di ispirazione, o meglio le sue prede, che come ammesso dallo stesso Castellari, sono state oggetto di un vero e proprio saccheggio artistico (Peckinpah, Kubrick e Akira Kurosawa nello specifico). Ciò che più stupisce del settantatreenne regista romano è la grande carica espressa, la voglia di fare ancora un cinema di genere che in Italia, salvo rare eccezioni, è praticamente scomparso. Tale “gioioso furore” si accende ed acquista forza anche nel suo ultimo film, come giustamente sottolineato da Ruggeri durante l’intervista, dove traspare un cinema solare, colmo di luce, di colori e malgrado mostri la morte nel più truce dei suoi aspetti, magnificamente vitale e pulsante.
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