LIBRI DI CINEMA – “Gli Invisibili. 2000–2010 Dieci anni di cinema nascosto” di Umberto Berlenghini

Umberto Berlenghini, con Gli Invisibili, Dieci anni di cinema nascosto, edito da Il Foglio, conduce il lettore in un viaggio tra le ombre filmiche di opere sconosciute. Uno sguardo unico e libero che parla direttamente al cuore del cinefilo, con un linguaggio accattivante

--------------------------------------------------------------
CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

--------------------------------------------------------------

Gli Invisibili. 2000 – 2010 Dieci anni di cinema nascosto

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

di Umberto Berlenghini

Edizioni Il Foglio

pp 250 – Euro 22,00

 

 

Un viaggio tra le ombre filmiche, tra quelle opere che non hanno visto la luce e che proprio come le ombre riflesse nella caverna di platoniana memoria sono rimaste celate agli occhi dello spettatore; sono quei film che non hanno goduto di un’uscita nel normale circuito delle sale cinematografiche, e che nel migliore dei casi sono strati trasmessi in televisione, questo è il fulcro intorno al quale ruota il libro di Umberto Berlenghini, “Gli invisibili”, edito da Il Foglio. L’autore nell’introduzione offre l’imprescindibile chiave di lettura di questo libro/dizionario, “Il cinema come amore”, visto e vissuto da vero cinefilo, approcciandosi alla settima arte come con un atto d’amore, puro ed incondizionato. Ciò che muove Umberto Berlenghini è una sconfinata passione per il cinema, nel 1990 entra a far parte dello staff della Mikado Film, successivamente ha collaborato a diversi festival, come il Noir in Festival ed il Festival del Film Musicale. Berlenghini si è occupato di artisti come Stephen Frears, Robert Altman, William Friedkin, nel 2006 ha diretto per la Cineteca Comunale di Bologna il documentario “Sam Peckinpah: portrait”. L’introduzione, che apre il volume, è una dichiarazione d’amore da cinefilo appassionato, che solo chi ama il cinema con quella stessa intensità può sposare e comprendere, ma l’autore ci tiene da subito a sottolineare al lettore che il viaggio che offre non è sorretto da una preparazione accademica ma è figlia di una passionalità viscerale, vera e sincera, che travalica ogni facile omologazione di stampo intellettualistico o culturale. Nel marasma di dizionari di cinema, questo libro esplora un sottobosco di pellicole sconosciute e rimaste, appunto, invisibili, con una libertà di sguardo unica, andando a scovare piccoli gioielli, ma anche film di cui non si avverte la mancanza, concedendo comunque allo spettatore la possibilità di scegliere e soprattutto di conoscere ciò che è rimasto nascosto. Il testo tratteggia una complessa e ricca geografia di storie e titoli, si tratta di un’opera che ripudia la linearità classica dei percorsi monografici e che si avvale di una struttura più vicina a quella dei dizionari, senza tuttavia avere le pretese di magniloquenza di tanti storici e blasonati titoli che distribuiscono stelline e stellette; Berlenghini, senza “Il”, parla direttamente al cuore del cinefilo, con un linguaggio moderno ed agile.

 

Quattrocentocinquanta i film “invisibili” presi in esame, in un decennio che va dal 2000 al 2010, divisi per generi e raccontati in schede sintetiche e chiare, che si ispirano alle strutture comunicative della Rete. Ogni film è introdotto da una breve sinossi e si chiude con il commento dell’autore, e non mancano le opinioni negative, perché “quando un cinefilo vede un brutto film, si sente tradito. E reagisce di conseguenza”. Tra le ciofeche e qualche pasticciaccio brutto, si nascondono gioielli e perle rare, a cui non è permesso brillare perché non distribuiti, apprezzati e magari premiati in qualche festival internazionale; tra gli “invisibili” ci sono film come “La bella gente” di Ivano De Matteo, “Trivial” di Sophie Marceau, “The Big Bang” di Tony Krantz e “Sinestesia” di Erik Bernasconi. In “Desiderare gli invisibili”, splendida ed illuminante postfazione scritta da Fabio Zanello, emerge in un moto di gratitudine e gioia ciò che l’autore ha reso possibile per ogni amante della settima arte: “Berlenghini riesce a dare a questi “invisibili”, dignità su carta ed è già qualcosa, mostrandoci pagina dopo pagina, con la delicatezza, la sapienza e la determinazione di un archeologo, gemme e fondi di bottiglie”.

 

Gli Invisibili di Umberto Berlenghini è un’opera curiosa e accattivante, un testo risoluto, scorrevole e divertente, che ha un approccio onesto e sobillatore nei confronti della blasonata vulgata critica accademica, ed in cui l’autore non si risparmia ampie dosi di ironia tagliente.

 

Indice

 

Gli Invisibili


2000 – 2010 – Dieci anni di cinema nascosto


Action & Horror


Noir


Drammi


Animazione & Commedie


Italiani


Desiderare gli invisibili – postfazione di Fabio Zanello


Registi – a cura di Lorenzo Tacchio


Attori – acura di Luigi Tacchio

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array