Quest'anno si respira un'aria strana a Cannes. Sara' strana forse perche' ne siamo ancora intrisi, magari al termine di questa edizione tutto potrebbe cadere nel dimenticatoio. Resta il fatto pero' che dai primi giorni abbiamo avuto la sensazione di una certa precarieta' organizzativa al festival, sempre contraddistintosi per l'efficienza e la capacita' di rendere quanto piu' confortevole la permanenza. Nei giorni piovosi, che hanno segnato tutta la prima settimana di festival, l'acqua ha permeato anche il soffitto del piano terra del palazzo del cinema, occupato interamente dai box delle case di distribuzione e produzione. Fosse successo a Venezia (e succede), forse la reazione sarebbe stato un tantino piu' "rumorosa". Oltre la pioggia , e qualche black-out improvviso in sala computer, sono comparsi anche degli "ospiti" non accreditati e indesiderati: le formiche in sala stampa. Piccole e numerose, passeggiano sui tavoli, intorno alle tastiere, cliccano sul mouse, per la felicita' di qualche giornalista facilmente impressionabile e ormai stanco… (l.l.)

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