"Matrimonio impossibile", di Andrew Fleming
Niente di nuovo per questa pellicola che alterna, caratteristica del genere, momenti di fiduciosa credibilità nati dall'approccio simil-naturalista dello spettatore ad altri decisamente più sconclusionati; tuttavia alcune sequenze (fra tutti il tentativo di matrimonio che naufraga in un'inondazione) possiedono ritmo e originalità.
Jerome Peyser è un tranquillo podologo felice per l'imminente matrimonio della figlia Melissa. L'incontro con il futuro suocero Steve Tobias, temerario ed avventuroso agente della Cia, porta lo scompiglio nella sua vita fatta di routine quotidiana ed abitudini collaudate nei minimi particolari. Una serie di avventure pericolose li vedrà fianco a fianco in giro tra l'America e l'Europa, tra sottomarini nucleari e delinquenti di grosso calibro. E quando i rispettivi figli si troveranno in pericolo e il loro matrimonio compromesso, quella che inizialmente sembrava una coppia male assortita si trasformerà in un duo formidabile. La tematica matrimoniale e i rapporti tra famiglie originarie e acquisite sembra essere una fonte inesauribile per le sceneggiature hollywoodiane le quali insistono sulla necessità di perdonare i difettucci dei genitori in nome di un più generale bisogno di amore e conciliazione. Niente di nuovo per questa pellicola che alterna, caratteristica del genere, momenti di fiduciosa credibilità nati dall'approccio simil-naturalista dello spettatore ad altri decisamente più sconclusionati; tuttavia alcune sequenze (fra tutti il tentativo di matrimonio che naufraga in un'inondazione) possiedono ritmo e originalità. La commedia, diretta dallo stesso Peyser di Giovani streghe e Amici per gioco, amici per sesso, è un remake del film Una strana coppia di suoceri (1979) con Peter Falk e Alan Arkin, diretto da Arthur Hiller. Mentre nel film originale ci si concentrava maggiormente sui cambiamenti che investivano il padre della sposa, ora a cambiare è soprattutto il padre del ragazzo. Molti dei momenti più comici del film risiedono nei mutamenti di espressione di Albert Brooks, sempre sul limite della crisi isterica, soprattutto se li si contrappone all'aria sorniona e pacata che Michael Douglas ha dal primo all'ultimo fotogramma.
Titolo originale: The In-Laws
Regia: Andrew Fleming
Sceneggiatura: Nat Mauldin, Ed Solomon
Fotografia: Alexander Gruszynski
Montaggio: Mia Goldman
Scenografia: Gordon Sim
Costumi: Deborah Everton
Interpreti: Michael Douglas (Steve Tobias), Albert Brooks (Jerry Peyser), Ryan Reynolds (Marc Tobias), Lindsay Sloane (Melissa Peyser), Candice Bergen (Judy Tobias), Robin Tunney (Angela Harris)
Produzione: Franchise Pictures, Further Films, Gerber Pictures, Glen Films, Mhf Erste Academy Film Gmbh & Co Produktions
Distribuzione: Medusa
Durata: 97'
Origine: Usa/Germania, 2003