Attraverso il continente africano: la storia di Russ Cook

Il 27enne inglese ha percorso l’equivalente di 360 maratone. La sua missione Project Africa ha raggiunto 700.000 euro. Attraverso i social ha raccontato il suo travagliato viaggio

--------------------------------------------------------------
INTELLIGENZA ARTIFICIALE PER LA SCENEGGIATURA, CORSO ONLINE DAL 28 MAGGIO

--------------------------------------------------------------

Con 16.250 chilometri percorsi in meno di un anno, partendo dal punto più a sud dell’Africa fino a quello più a nord, Russ Cook si conferma essere il primo uomo della storia ad aver attraversato il continente africano dall’estremo sud all’estremo nord. Dopo un passato travagliato, tra alcolismo e gioco d’azzardo, Russ Cook ha intrapreso questa avventura. Un’impresa non indifferente quella del ventisettenne inglese, che il 22 aprile scorso è partito da Capo Agulhas in Sudafrica a in 352 giorni è arrivato a Cap Angela in Tunisia. Nel corso del suo viaggio, il maratoneta ha raccolto 700.000 euro per la sua missione Project Africa. Il fondo raggiunto è stato declinato a due enti benefici: Sandblast che supporta il popolo sahrawi e The Running Charity, che supporta i giovani senzatetto. Inizialmente la prova consisteva nel correre l’equivalente di 360 maratone in circa 240 giorni, ma Russ Cook si è scontrato con diversi imprevisti presentatisi lungo la strada.

--------------------------------------------------------------
CORSO IN PRESENZA MONTAGGIO AVID, DAL 9 MAGGIO

--------------------------------------------------------------

Oltre ad aver affrontato le intemperie atmosferiche, attraversando foreste pluviali e catene montuose, il giovane è stato derubato in Angola sotto la minaccia di armi e, in seguito rapito in Congo. Lì è stato caricato su una moto e dopo 7 ore si è trovato in un villaggio, dove hanno discusso sul suo destino. Tra le ipotesi anche quella di “essere fatto a pezzi costola per costola e mangiato”. Alla fine hanno optato per il riscatto, chiedendo alla troupe di portare soldi per la comunità. Non sono mancati nemmeno dei disguidi per ottenere il visto in Algeria e problemi di salute durante il percorso.

La sua intrepida avventura è stata ripresa e condivisa sui social e in particolare su YouTube. Russ Cook, conosciuto come “The Hardest Geezer” sui social mostra, attraverso i vlog del suo canale Youtube, i retroscena del viaggio; le persone che ha incontrato, ma anche i momenti di difficoltà. Tra i tanti, nel video Forced to STOP Running by a Snowstorm in the Deserts of Algeria vediamo l’impedimento di procedere al suo percorso a causa di una tempesta di neve. Durante il vlog, Russ mostra al pubblico anche la terribile condizione dei suoi piedi, rovinati dalla corsa quotidiana.

Ogni video inizia con Cook che si presenta allo spettatore; un gancio introduttivo in cui spiega quale sia l’obiettivo del suo Project Africa e riassume in breve i fatti cruciali accaduti nei vlog precedenti. Durante i video ci vengono mostrati attimi della quotidianità di Russ in viaggio, come il suo risveglio mattutino, lui che si pettina i lunghi capelli rossi, i suoi pasti…Al centro dell’immagine c’è quasi sempre il nostro protagonista, che dà voce ai suoi pensieri e risponde alle domande dei suoi compagni. I video, che durano meno di mezz’ora, ritraggono anche i volti di coloro che hanno reso possibile l’impresa del maratoneta, nonché la sua troupe, che ha seguito il suo percorso munita di telecamere per riprendere le mille peripezie dell’erede di Forrest Gump.

La pubblicazione di contenuti affini è stata fatta anche su Instagram, dove i suoi reels hanno raggiunto milioni di visualizzazioni. Anche qui, vengono condivisi i retroscena dell’avventura, con mini video in cui si vede Cook correre e, nel mentre, parlare al suo affezionato pubblico. Nonostante gli ostacoli incontrati lungo il percorso, il ragazzo non si è mai tirato indietro e con determinazione ha affrontato il viaggio come un superamento personale necessario. Una scoperta non solo del mondo esteriore, ma una ricerca più profonda per ritrovare sè stesso.

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array

    Scrivi un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *