DVD – "Diario di un curato di montagna", di Stefano Saverioni

Diario di un curato di montagnaOpera prima di notevole interesse che ha ricevuto il “Premio della Stampa Bruno Cagol” e il “Premio Città di Imola” (attribuito in passato a maestri del calibro di Fellini, Visconti e Bellocchio) all’ultima edizione del festival di Trento, nonché la nomination ai David di Donatello nella sezione “miglior documentario di lungometraggio”. In dvd per Cinehollywood

--------------------------------------------------------------
INTELLIGENZA ARTIFICIALE PER LA SCENEGGIATURA, CORSO ONLINE DAL 28 MAGGIO

--------------------------------------------------------------
Diario di un curato di montagnaAnno: 2009
Durata: 58’
Distribuzione: Cinehollywood
Genere: documentario
Regia: Stefano Saverioni
Formato DVD/Video: 1.33:1
Audio: Stereo 2.0: Italiano
Sottotitoli:
Extra:

--------------------------------------------------------------
CORSO IN PRESENZA MONTAGGIO AVID, DAL 9 MAGGIO

--------------------------------------------------------------
 

 

IL FILM
Ad un giovane sacerdote appena ordinato (don Filippo Lanci) viene assegnata una parrocchia difficile sulle montagne d’Abruzzo. Tre borghi (Pietracamela, Intermesoli e Cerqueto) decimati dello spopolamento e caratterizzati da condizioni climatiche severissime: siamo ad oltre 1.000 m. s.l.m. Il giovane sacerdote, di origine cittadina e borghese, si trova così a sperimentare uno stile di vita ai limiti dell’ascetismo: condizione ideale per sviluppare un intenso dialogo con se stesso (e con Dio) intorno alle ragioni che lo hanno spinto a questa scelta, ma ancora di più a quelle che lo spingono a confermarla di giorno in giorno.
Diario di un curato di montagnaDi questo dialogo noi siamo testimoni. Grazie ad una lavorazione molto lunga (le riprese sono durate più di tre anni) si è creato fra i due (il protagonista e il regista) un solido rapporto di fiducia che ha fatto si che le “pagine del diario” che don Filippo affida alla telecamera non sono mai banali o superficiali, ma rappresentano una serie di tasselli che ricostruiscono con pazienza il suo ritratto, dalla vocazione, al suo rapporto con le gerarchie ecclesiastiche fino alla passione per l’arte in generale e la fotografia in particolare.
A fare da contrappunto alle parole dense di don Filippo ci sono immagini altrettanto dense dei luoghi nei quali è chiamato a svolgere la sua opera pastorale. Ancora una volta il tempo “sprecato” nella realizzazione è stato capitalizzato nel mostrare la montagna ed i borghi nell’alternarsi di stagioni e riti religiosi. In queste sequenze Saverioni mostra tutta la padronanza del mezzo acquisita in anni di esperienza come direttore della fotografia e ci consegna sequenze ricche di grande forza narrativa e (in un certo senso) autosufficienti, paragonabili a quelle di un Piavoli (benché prive di quel “lirismo magico” che contraddistingue i lavori di questo autore).
Degne di nota sono anche le musiche originali composte dal maestro Enrico Melozzi che riescono mirabilmente a trasmettere lo spirito di quei luoghi: in bilico fra sacralità e semplicità.
Il lavoro, benché si tratti di un’opera prima realizzata in totale autoproduzione, ha destato notevole interesse tanto da ricevere ben due premi all’ultima edizione del Trento Film Festival: “Premio della Stampa Bruno Cagol” e il “Premio Città di Imola” (attribuito in passato a maestri del calibro di Fellini, Visconti e Bellocchio), nonché la nomination ai David di Donatello nella sezione “miglior documentario di lungometraggio”.

Diario di un curato di montagnaIL DVD
La qualità video è molto buona (sebbene le ripresesi siano state effettuate con DVcam) e consente di apprezzare a pieno la potenza suggestiva delle immagini. L’audio è altrettanto soddisfacente, anche se a tratti nei discorsi di don Filippo, come in un qualunque colloquio, si rischia di perdere qualche parola.
Benché il dvd non offra alcun contenuto extra completa la confezione un libricino con testi di Ezio Savino, la sinossi, le note di regia ed un breve profilo del regista. Nel complesso, si respira un aria di forte professionalità: inattesa se si considera di trovarsi di fronte a un’opera prima autoprodotta. Distribuito da Cinehollywood.
--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array