DVD – "Incontro d'amore a Bali", di Ugo Liberatore

Un esempio anomalo di "erotico-esotico" italiano, che rilegge in chiave mistica e lo scontro tra le pulsioni irrazionali del desiderio e il rispetto di regole e convenzioni indotto dalla cultura occidentale. In DVD per Surf Video.

--------------------------------------------------------------
INTELLIGENZA ARTIFICIALE PER LA SCENEGGIATURA, CORSO ONLINE DAL 28 MAGGIO

--------------------------------------------------------------

INCONTRO D'AMORE A BALI aka INCONTRO D'AMORE (BALI)          

--------------------------------------------------------------
CORSO IN PRESENZA MONTAGGIO AVID, DAL 9 MAGGIO

--------------------------------------------------------------

REGIA: Ugo Liberatore


REGIA INSERTI ROMANI: Paolo Heusch


SCENEGGIATURA: Fulvio Gicca Palli, Ugo Liberatore


PRODUZIONE: IFC, Roxy Film Gmbh


INTERPRETI: Umberto Orsini, Laura Antonelli, John Steiner, Petra Pauly


MUSICHE: Giorgio Gaslini


DURATA: 90'


ORIGINE: Italia, 1970


DISTRIBUZIONE: Surf Video/Cecchi Gori


FORMATO VIDEO: widescreen 2.35:1 (16/9)


AUDIO: Dolby Digital mono 1.0 in italiano


SOTTOTITOLI: assenti


EXTRA:


• trailer cinematografico originale


 

IL FILM


Che sia o meno un classico del genere poco importa, certamente Incontro d'amore a Bali è un film particolare per come tenta di rispettare e contemporaneamente negare le caratteristiche tipiche del filone "erotico esotico" sorto in Italia durante gli anni Settanta. Un tipo di cinema che peraltro proprio Ugo Liberatore aveva contribuito a fondare con il successo di Bora Bora, di due anni precedente. Quello dell'erotico esotico in realtà è uno dei tanti filoni italiani che non sono mai riusciti ad assurgere a vero e proprio genere, non sono cioè riusciti ad affrancarsi da una moda momentanea e, pur nella pregevole qualità di alcuni risultati, rivisti oggi appaiono come ingenua testimonianza di un'epoca lontana. Figli dei movimenti di liberazione sessuale e della voglia di esotismo che in quel periodo contaminava vari generi italici più o meno "nobili" (basti pensare alle detestabili terminazioni del sottogenere "cannibal"), i film del genere risultano infatti quantomeno superficiali nell'analisi delle contraddizioni interne alla filosofia dell'amore libero. Certo il titolo in questione è interessante poiché mette in scena uno scontro di filosofie, che vede protagonisti Carlo e Glenn, l'uno pragmatico e razionale, l'altro invece attratto dalla componente mistica dei rituali balinesi, che finiscono per dominarlo fino alle estreme conseguenze.

Di erotico davvero c'è ben poco nel film, persino la splendida Laura Antonelli, divisa tra la devozione a suo marito Carlo e l'attrazione per Glenn, appare castigata quanto basta per farci capire che Liberatore nutriva ambizioni poco commerciali. D'altra parte se è vero che il sottogenere in questione incentra spesso le sue storie sul conflitto tra le pulsioni irrazionali del desiderio e il senso di dedizione indotto dalle convenzioni sociali e dalla cultura occidentale, il tentativo di Liberatore di portare questo scontro su un livello più "alto", trasfigurandolo su un piano mitico e mistico poteva apparire interessante. Ma il risultato finale è intransitivo e poco coinvolgente, ancora troppo legato a un'idea di cinema popolare per poter scuotere realmente lo spettatore. Peraltro non tutto è da imputare al regista: in prima battuta, infatti, il film fu un sonoro flop e fu quindi rimontato, giungendo a noi in forma di più canonico thriller: il regista Paolo Heusch fu infatti incaricato di realizzare la cornice poliziesca nella quale Carlo crede di aver ucciso la moglie, salvo poi dimostrare di essere caduto preda di un'ossessione irrazionale che lo porta a confondere realtà e immaginazione. Sorprendentemente questa seconda versione fece registrare un buon successo al botteghino.


 

IL DVD


L'edizione della Surf Video presenta unicamente la seconda versione del film, quella rimontata e portata al successo dal produttore Alfredo Bini: un peccato non aver recuperato anche il cut originario per meglio far capire allo spettatore le originarie intenzioni di Ugo Liberatore. D'altronde, stante l'interesse per la riscoperta di un titolo (e un genere) alquanto dimenticati, le caratteristiche di tutto il disco risultano improntate a una semplicità anche eccessiva. La lingua italiana è in codifica monofonica e non sono presenti extra rilevanti, soltanto il trailer originale. Più interessante il versante video che si avvale di una copia rispettosa del formato originale in Cinemascope, con una valida taratura del colore e così è quantomeno possibile ammirare il film nella pienezza del suo intento spettacolare e godere dei bei cromatismi offerti dalla fotografia di Angelo Lotti. I graffi e le spuntinature sono ridotte al minimo, ma non è comunque stato effettuato un restauro e la granulosità del quadro è lì a testimoniarlo. La fascetta dal canto suo riproduce la locandina dell'epoca, una precisione che gli appassionati certamente apprezzeranno.


Una discreta alternativa alla vecchia videocassetta della Technofilm, dunque, nella speranza che il recupero di questo film non resti isolato e ci venga permesso di riscoprire il sottogenere erotico esotico e l'opera di un regista interessante come Ugo Liberatore in maniera più ampia.


 

ACQUISTA IL DVD

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array