DVD – "The phantom of the Opera" di Rupert Julian

the phantom of the operaIn un DVD edito dalla Valter Casini & Partners e distribuito da 01 Distribution, il primo film tratto dall'omonimo racconto di Gaston Leroux. Un piccolo incubo del terrore con uno grandissimo Lon Chaney
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the phantom of the operaTitolo originale: id.
Anno: 1925
Durata: 106'
Distribuzione: Valter Casini & Partners/01 Distribution
Genere: Drammatico/Horror
Cast: Lon Chaney, Mary Philbin, Norman Kerry, Bernard Siegel
Regia: Rupert Julian
Formato DVD/video: 1.33:1
Audio: Muto
Sottotitoli: Italiano

Extra:

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IL FILM
the phantom of the operaTratto dall'omonimo romanzo di Gaston Leroux (1911) – oggetto di interesse, tra gli altri, anche di Terence Fisher, Brian De Palma e Dario Argento -, The phantom of the Opera è la storia di Erik (Lon Chaney), musicista deforme che vive nei sotterranei dell'Opéra Garnier di Parigi; innamoratosi della cantante lirica Christine (Mary Philbin), per aiutarla nella sua carriera e farla innamorare di lui, non esita ad uccidere le persone che lo ostacolano.
Sorta di miscuglio tra i vari personaggi dei romanzi orrorifici ottocenteschi ma con un occhio al Faust goethiano, più volte citato nel film -, personaggio negativo, senza pietà e scrupoli, Erik riesce comunque ad esercitare un certo fascino sullo spettatore (complice la grande interpretazione di Chaney): la sua ricerca d'amore disperata e macchiata dal sangue, prende il sopravvento nell'opera di Julian; i personaggi di contorno – compreso Raoul, il fidanzato di Christine – risultano sempre in secondo piano, inetti ed impotenti burattini nella mani di un uomo dalla grande astuzia e dal vitale bisogno d'affetto – emblematica e piena di tensione la sequenza in cui, per paura di essere afferrati  per il cappio, un macchinista e Raoul camminano ridicolmente con un braccio alzato sopra la testa.
Erik è il Signore del teatro, abile conoscitore do ogni cunicolo e passaggio, e Julian riesce a mostrarcelo così potente e inattaccabile, vestito da Morte Rossa in una straordinaria sequenza in cui è rappresentatthe phantom of the operao tutto il travaglio del personaggio, nettamente più forte della massa di persone che lo circonda, eppure così solo ed isolato, tanto da doversi mascherare per farsi vedere e costretto a terrorizzare per essere considerato – e la macabra maschera che indossa durante la festa è comunque meno terribile del suo vero volto.
Con pochi sotterfugi scenici, ma una grande capacità di portare subito all'interno dei fatti, il regista mette in mostra un piccolo incubo (tra l'altro interessante che in una versione del 1989, Robert Englund, il Freddy Kruger di Nightmare, abbia vestito lui stesso i panni del fantasma), in cui è forte il suggerimento, da parte di Julian, di una certa componente onirica, ma proprio per questo, ancora più verosimigliante alla realtà – i sogni spesso sembrano ancora più veri del vero -, e quindi, ancora più terrorizzante.

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IL DVD
the phantom of the operaEdita dalla Valter Casini & Partners e distribuita da 01 Distribution, l'edizione in DVD di questa versione del 1925 dell'opera di Leroux si rivela ambigua.
Grande attenzione è stata data al riversamento video ed audio, le immagini sono pulite e perfettamente nitide, dimostrando un abile restauro e una notevole cura dei dettagli, e il sonoro – ovviamente parlando di un film muto ci si riferisce alla musica di accompagnamento – non ha cali di volume e, data la sua chiarezzathe phantom of the opera, permette che il fascino del film di Julian aumenti e si riveli in tutta la sua potenza; proprio per questa apprezzabile attenzione risulta di oscura comprensione la scelta di sottotitolare le didascalie con brutti rettangoli neri che coprono le scritte originali e suggeriscono il dubbio di una versione acquisita da terzi a cui siano stati letteralmente appiccicati dozzinali sottotitoli italiani.
Anche l'assenza di contenuti speciali, a cui un'opera di più di ottant'anni ben si presta, sminuisce l'ottimo lavoro di digitalizzazione audio e video: un semplice excursus della varie versioni cinematografiche, una serie di immagini di locandine originali, una galleria fotografica o una biofilmografia del regista e dei protagonisti avrebbero sicuramente giovato maggiormente a questa, comunque nel complesso valida, edizione in disco.

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