FILM IN TV: "Nessuna pietà" di Richard Pearce
La filmografia di Richard Pearce è per lo più televisiva, ma non mancano le sue regie per il cinema. “Nessuna pietà” ha tutti i giusti elementi compositivi di un noir secondo le regole per una rigorosa rivitalizzazione di un immaginario collettivo cinematografico tutto hollywoodiano. Venerdì 3 marzo ore 21 Rete 4.
Vale la pena di fornire qualche breve notizie sull'anomalo hollywoodiano regista di questo film datato 1986. Richard Pearce è un californiano, classe 1943, che, laureatosi in letteratura a Yale, si dedica al cinema e soprattutto alla televisione. Tra i suoi lavori un bel documentario su Woodstock del 1970 dall'omonimo titolo. Con Heartland (1979), che racconta del disagio delle famiglie contadine americane, vinse un Orso d'oro a Berlino, con la direzione di Joseph Strick girò Interviews with My Lai Veterans (1969) che, Oscar nella sua categoria in quell'anno, è un documentario di forte impatto sui fatti di My Lai durante la guerra del Vietnam. Il suo personale impegno è proseguito con Campamento (1970) apprezzabile film-verità sul Cile di Allende e Country (1984) che gli consente di continuare il lavoro di Heartland, ma qui con due star come
Nessuna pietà ha tutti i giusti elementi compositivi di un noir secondo le regole: indagine poliziesca, sentimento, paesaggio della Louisiana che si fa personaggio nell'accentuare il calore dei sentimenti ed eroi pronti all'azione. Con questi elementi, gli attori che li manifestano e la cultura (anche letteraria) che Pearce porta con se, nasce un film forse un pò troppo di genere, nel senso di letterariamente (accademicamente) di genere, ma, in verità, quasi non ce ne si accorge, rientrando, in fondo, la defaillance, nella rigorosa (troppo?) riaffermazione e rivitalizzazione di un immaginario collettivo cinematografico che dal western al noir è tutto hollywoodiano.
con Richard Gere, Kim Basinger, George Dzundza,Gary Basaraba
venerdì 3 marzo ore 21 Rete 4.