Il possibile ban di TikTok e la guerra contro Instagram

La Camera dei Rappresentanti ha approvato la legge che vieterà l’utilizzo della nota app, se il proprietario cinese non venderà la sua partecipazione. Ancora in corso la guerra TikTok vs Instagram

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Sabato scorso la Camera dei Rappresentanti ha approvato la legge che vieterà l’utilizzo della nota app TikTok negli Stati Uniti se il proprietario cinese non venderà la sua partecipazione nel 2025.

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Il divieto di TikTok è parte di un grande pacchetto di aiuti esteri, il quale include anche il sostegno all’Ucraina e a Israele. Essendo una priorità per il Presidente degli Stati Uniti D’America,  è possibile che il Senato approvi tale disegno di legge con relative modifiche. Nonostante ciò questo processo porterà a degli ostacoli non di poco peso poiché la società di TikTok ha fatto causa contestando l’obbligo di vendere la propria quota nella piattaforma.

Dopo il voto di sabato, TikTok ha accusato gli USA di non rispettare l’articolo della costituzione che garantisce la libertà di parola. Shou Zi Chew, il CEO di TikTok, ha recentemente pubblicato un video su TikTok dove dichiara: “Continueremo a fare tutto il possibile, compreso l’esercizio dei nostri diritti legali, per proteggere questa straordinaria piattaforma che abbiamo costruito con voi.”

I giudici però sono di un’altra opinione e sostengono la necessità da parte di Chew di vendere le proprie quote. I sostenitori di questo provvedimento, come il senatore democratico Mark Warner, hanno anche associato TikTok a uno strumento di propaganda del governo cinese contro gli interessi degli americani.
Il rappresentante democratico Ro Khanna, a quanto riportato su Petapixel, dubita sulla vincita delle cause legali indette da TikTok. Per adesso tutto quello che sappiamo è che il divieto di TikTok è stato concesso alla Camera, ma servirà altro tempo prima che la piattaforma più utilizzata venga ceduta o resa inaccessibile negli USA.

TikTok e Instagram: una guerra ancora in corso

TikTok nel frattempo combatte un’altra guerra: quella contro la piattaforma di Instagram. Da anni le due piattaforme stanno prendendo una le funzioni dell’altra, TikTok si sta sempre più instagrammatizzando e al contrario Instagram si sta “tiktokizzando“.

Due anni fa il social network di proprietà di Meta ha seguito una direzione diversa, cercando di imitare le funzioni della piattaforma cinese. Il capo di Instagram Adam Mosseri aveva dichiarato: “Stiamo spostando Instagram verso una direzione in cui i video sono una parte più importante dell’esperienza, in cui i contenuti sono più coinvolgenti e occupano più spazio sullo schermo, in cui una parte più ampia del feed è costituita da consigli, da cose che pensiamo potrebbero piacerti ma di cui non hai ancora sentito parlare”. E così il social nato per condividere foto e video, ha deciso di introdurre reels, i video brevi che prendono spunto dai rivali.
TikTok a seguito di queste modifiche ha introdotto la possibilità di creare storie visibili per solo 24 ore, seguendo lo stesso principio di quelle di Instagram. E non solo, ha permesso di condividere foto e immagini in formato orizzontale. Quello che ne scaturisce è una vera e propria guerra volta ad attirare maggiormente l’attenzione dell’utente medio.

La creazione di TikTok Notes

L’ultima novità del network cinese è la creazione di TikTok Notes, un’app che assesta un colpo importante alla concorrenza. Infatti, TikTok Notes permette di aggiungere i titoli alle immagini e la homepage è suddivisa in due sezioni: una pagina, dove gli utenti visualizzano i post di coloro che seguono, e una pagina denominata “Per te” che riprende la sezione “Esplora” di Instagram. L’app è però ancora in fase di test limitato in Australia e Canada, e l’uscita nei mercati non è ancora stata svelata.
Secondo dei dati riportati dai dati PEW, TikTok è ancora al primo posto in termini di fruizione soprattutto tra i giovani. Dai 13 ai 17 anni è il 63% a usarlo e la maggioranza (58%) lo utilizza quotidianamente. In USA, comunque, la maggioranza della popolazione è d’accordo con il ban della piattaforma.

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