IV Future Film Festival

Bologna 16-20 Gennaio 2002

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Si è conclusa la quarta edizione del Future Film Festival (Bologna 16-20 Gennaio 2002), dedicato al cinema d’animazione e delle nuove tecnologie, ed è tempo di iniziare a tirarne le somme. Il festival è sicuramente cresciuto e quest’anno si è potuto permettere il lusso di mostrare un’anteprima al giorno (oltre a quelle nazionali de “Il signore degli anelli”, “Il favoloso mondo di Amélie”, “Avalon”, “Delitto sul Po” e “Metropolis” ci sono state le prime internazionali: “Sakura Wars” e “Il Bosco Incantato”), senza perdere il suo carattere informale e giovane, anzi giovanissimo (domenica, per la proiezione de “Il gobbo di Notre Dame 2”, c’è stato anche l’assedio dei bambini). La risonanza nazionale è stata buona (200 ore complessive di passaggi televisivi), mentre quella internazionale pressoché nulla, il che dispiace, soprattutto considerando che il festival sa intessere dei buoni contatti con l’estero, ospitando numerosi addetti ai lavori europei e continuando a “coccolare” il settore dell’animazione giapponese.
Come sempre, grande enfasi è stata data ai guru delle tecnologie digitali, anche se quest’anno è l’accento è stato messo sulla loro valenza “artistica”, ovvero su come la tecnologia possa essere messa al servizio dell’autore. E questo spiegherebbe perché nel programma è stato introdotto anche il film di Jeunet, pellicola che sicuramente si avvale molto del digitale ma che non è certo iscrivibile tout court alla categoria dei film d’effetti speciali.
Oltre alle prime, ai vari making of ed alle conferenze degli addetti ai lavori, il FFF ha proposto diversi eventi paralleli: dall’incontro col grande disegnatore Guillermo Mordillo a quello con il surreale comico Antonio Rezza, dall’omaggio a Luzzati e Gianini alla rassegna di corti “Future Film Short”. Interessanti sono stati anche l’esperimento di tavola rotonda “Film Fetival in the Web Age” e soprattutto il “Future Film Festival Digital Award”, il premio italiano alla migliore realizzazione digitale, che quest’anno è stato vinto da Rumblefish per la sigla di TRL, programma pomeridiano della rete MTV.
Punte di diamante del palinsesto sono stati gli incontri con importanti compagnie come Pixer Animation, Duboi, Mill Film, Weta Film, Telepathic Trasmissions e Dygra, mentre i feticisti del cartoon hanno potuto godere della rassegna Anime Mutanti, in collaborazione con Canal Jimmy, e soprattutto della retrospettiva sul “dio del manga” (nonché del disegno animato) Osamu Tezuka. Affollate le prime serali (con in testa ovviamente “Il signore degli anelli”), nonostante quest’anno l’ingresso fosse a pagamento, ed attentamente seguiti –benché decisamente meno affollati- gli incontri pomeridiani con tecnici ed animatori. Si è toccato un momento surreale quando Yoshihiro Shimizu della Tezuka Production (quella di Osamu Tezuka) ha invitato la platea di giornalisti ad una “morra cinese” collettiva finalizzata alla distribuzione di tre gadget…questo per sottolineare l’ironia informale che domina il carattere del festival (la stessa ironia che ha permesso un suo svolgimento nonostante l’incendio di una delle sedi principali ed altre piccole “calamità” che hanno intaccato il programma di quest’anno). Allo stesso tempo, è forse proprio questo understatement (oltre ad un limite nei mezzi economici, ovviamente) a nuocere al festival dal punto di vista della visibilità. Per quanto serio e ricco di iniziative e contatti, oltre che apprezzato da un pubblico di affezionati sempre in aumento, il Future Film Festival mantiene infatti i connotati di un fenomeno di nicchia. Questo è abbastanza assurdo, se si considera che si tratta di un festival estremamente vitale ed aggiornato, nonché di un unicum sul panorama italiano. Quello che ci auguriamo dunque è che il Future Film Festival acquisti una sua risonanza mediatica ed internazionale, senza per questo perdere il ritmo spigliato e l’approccio giovane che fino ad ora lo hanno reso un appuntamento attraente tanto per l’addetto ai lavori quanto per il “cinefilo per caso”, o per il semplice curioso.

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