Nella Torino dei giorni nostri, Pietro (l’esordiente Pietro Casella) abita con suo fratello Francesco (Francesco Lattarulo, anch’egli al primo film). Due emarginati, il primo affetto da un lieve ritardo mentale, il secondo tossicodipendente, vivono nella casa in periferia che gli hanno lasciato in eredità i genitori.
La vita di Pietro è complicata; il rapporto col fratello, che lo accusa di essere la causa della loro infima vita, è travagliato. Il lavoro, distribuisce volantini per strada, non va tanto meglio; è vittima delle prepotenze del capo, i soldi che guadagna finiscono nelle tasche dello spacciatore NikiNiki (Fabrizio Nicastro – 7/8 – Sette Ottavi, Nemmeno il Destino), amico e pusher di Francesco.
Un piccolo bagliore di speranza sembrerebbe rappresentato dall’incontro con una ragazza, sua collega (Carlotta Saletti, esordiente).
Girato in dodici giorni con appena 120mila euro, prodotto da Gianluca Arcopinto, “Pietro” di Daniele Gaglianone (Nemmeno il Destino, I Nostri Anni) ha raccolto numerosi consensi da parte di pubblico e critica durante il festival di Locarno 2010 (unico film italiano in concorso) dove ha inoltre vinto il secondo premio della Giuria dei Giovani.