SPECIALE GEN Z – La fragilità come fronte comune
Da qualche anno a questa parte, il linguaggio utilizzato da alcune celebrità sembra abbattere i confini e le distanze tra una star e la sua community
Far parte dell’ultima generazione può essere un’esperienza unica e complessa. In una società in cui i ritmi sono accelerati, spesso ci si sente in costante ritardo e i problemi rischiano di essere sottovalutati. Poiché viviamo in una società consumistica orientata al profitto, l’obiettivo principale sembra essere la produzione, e questa è una realtà che la generazione precedente sicuramente non invidia e che, anzi, tende a prendere sottogamba. Vedere le generazioni passate sminuire i problemi dei giovani e non prendere sul serio le cause per le quali essi combattono, non porta facilmente ad esprimere apertamente i sentimenti e si evitano i conflitti credendo di fallire già in partenza. Censuriamo così le emozioni negative.
Spesso ci si rifugia nell’uso dell’ironia come meccanismo di difesa, ma questa abitudine può spesso privarci della capacità di esprimere la rabbia in modo sano e, nonostante le opportunità di interazione siano maggiori nell’epoca attuale, si verifica spesso un crescente individualismo con tendenza all’isolamento. Tutto ciò può rendere vulnerabili, tuttavia la nostra generazione è distinta da una maggiore consapevolezza della fragilità, da una grande attenzione al benessere mentale e dalla condivisione di valori comuni, che differisce notevolmente dalle generazioni precedenti.
L’attuale generazione desidera vedere nelle rappresentazioni cinematografiche e nei personaggi noti lo specchio autentico delle nostre esperienze. Da qualche anno a questa parte, infatti, il linguaggio utilizzato da alcune celebrità sembra abbattere i confini e le distanze tra una star e la sua community. Prima fra tutte, sul fronte social, c’è Emma Chamberlain, una content creator che ha ottenuto notorietà condividendo video su YouTube relativi a estratti di vita quotidiana, parlando apertamente dei suoi problemi personali ed instaurando così un rapporto di fiducia con il suo pubblico.
Allo stesso tempo notiamo che molte star di Hollywood non sono più viste come inaccessibili: personaggi come Zendaya, Timothée Chalamet o Florence Pugh parlano apertamente di questioni attuali del mondo, sostenendo le cause e i temi che interessano maggiormente alla nostra generazione (la crisi climatica, i diritti sugli animali e delle minoranze) e dando voce ai pensieri di molti loro coetanei. Questi personaggi di spicco, come molti altri, hanno conquistato l’immaginario collettivo contemporaneo e rappresentano una nuova tipologia di giovani audaci che condividono con il pubblico anche i loro momenti di complessità e fragilità, mostrandosi più autentici possibili.
Florence Pugh e Zendaya, che si discostano dai tradizionali modelli di “femme fatale”, si battono per questioni che ci toccano direttamente ed hanno catturato la nostra attenzione interpretando personaggi fragili. Quella stessa fragilità la ritroviamo nella loro vita privata che molto spesso condividono con il pubblico, mostrando dinamiche difficoltose che tutti noi affrontiamo, indipendentemente dalla nostra fama e successo.