Umberto Eco. La biblioteca del mondo, di Davide Ferrario

Il documentario girato nella casa milanese dello scrittore è intimo e conciso, un ritratto importante, una riflessione sulla memoria.

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Un lungo piano sequenza segue Umberto Eco mentre cammina nei corridoi dell’immensa biblioteca della sua casa milanese di Piazza Castello. L’autore di quella scena è Davide Ferrario, regista di Tutti giù per terra (1997), Dopo Mezzanotte (2004), La luna su Torino (2014), e del documentario Piazza Garibaldi (2011). Ferrario nel 2015 aveva collaborato con lo scrittore per un’installazione al padiglione Italia della Biennale di Venezia sul tema della memoria. “Realizzai una video-installazione per la Biennale d’Arte di Venezia con lui protagonista”, racconta il regista, “Fu allora che vidi per la prima volta la sua biblioteca e gli chiesi subito di girare una scena con lui che camminava in mezzo ai libri, la stessa che adesso apre il film”.

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Ferrario delinea la grande devozione ai libri di Eco in tre capitoli più un epilogo. Si parte dalla sua scomparsa e dal riconoscimento della sua fama con le immagini del Castello Sforzesco di Milano gremito di gente, dove si sono tenuti i suoi funerali il 23 febbraio 2016. Poi veniamo accompagnati dalle parole della moglie Renate Ramge, dei figli, dei nipoti e dei suoi collaboratori, entriamo nelle stanze della sua biblioteca, composta da 1200 testi antichi e 30 mila moderni. “L’insieme delle biblioteche è l’insieme della memoria dell’umanità” spiega Eco in uno delle interviste che vediamo nel documentario, “Noi siamo la nostra memoria, la memoria è l’anima”.

Un film intimo e conciso, un ritratto importante, una riflessione sulla memoria e un ragionamento sulla natura del libro. Ferrario compie un viaggio affascinante in territori mitici, quelli di Eco e dirige in maniera scaltra quando, per non rimanere ancorato alla parola, si affida agli amici e attori Giuseppe Cederna per parlare del “falso” citando Athanasius Kircher e a Niccolò Ferrero per raccontare la genesi dell’amore per il teatro di Eco, o ancora affidandosi al found footage con interventi tra momenti quotidiani e famigliari, lezioni e incontri tra radio e televisioni. Umberto Eco – La biblioteca del mondo, scorre su binari ben precisi dal momento in cui è risaputo che sintetizzare la grandezza di uno dei più grandi intellettuali del ventesimo secolo sarebbe un’impresa impossibile. Ecco quindi la scelta di focalizzarsi sul rapporto libro-memoria tanto caro allo scrittore alessandrino, la biblioteca come simbolo e realtà della memoria collettiva perché senza memoria, dice Eco, l’uomo è come un vegetale.

Regia: Davide Ferrario
Interpreti: Giuseppe Cederna, Niccolò Ferrero, Paolo Giangrasso, Walter Leonardi, Zoe Tavarelli
Distribuzione: Fandango
Durata: 80′
Origine: Italia, 2022

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
3
Sending
Il voto dei lettori
1.5 (16 voti)
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