Bryan Singer-Il cacciatore di Successi

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Giada Fioravanti

Sovera Edizioni

pp144- euro 14

Non ci sono monografie italiane su Bryan Singer o libri specificamente dedicati al suo cinema. Giada Fioravanti, dottoranda in Scienza della Comunicazione presso la Università Sapienza di Roma, colma questo vuoto con Bryan Singer-Il Cacciatore di successi, una carrellata sulle sue opere più importanti. Si inizia ponendo la lente di ingrandimento sul fortunato thriller I Soliti Sospetti che spalancò nel 1995 le porte di Hollywood all'allora trent'enne regista newyorkese: il film viene indagato con precisione accademica, evidenziandone le contaminazioni di genere (“gialle” e “noir” con le dovute differenze semantiche) e psicoanalitiche (il rapporto tra l'ombra e il sé attraverso i meccanismi di proiezione, ricognizione, scissione, identificazione e integrazione, seguendo il modello Junghiano). Segue, in ordine cronologico, l'analisi de L'Allievo tratto dal racconto di Stephen King “Un ragazzo sveglio”: la tematica della persecuzione razziale nazista (ricorrente in tutta la filmografia di Bryan Singer) si intreccia con la fascinazione del male e la sua virulenza sull'asse archetipico Puer-Senex. Viene citato The Reader di Stephen Daldry come esempio pertinente di invasione da parte della Storia nei rapporti di forza tra i personaggi principali, spesso con un ribaltamento delle posizioni di dominanza.

I capitoli più interessanti sono quelli dedicati alla saga degli X-Men e di Superman perchè oltre a una attenta ricostruzione sulla storia dei fumetti , riescono a cogliere l'essenza del cinema di Bryan Singer, caratterizzato dalla poetica della diversità, in cui l'estetica del supereroe viene sostituita dall'etica del singolo contro il pregiudizio della società : i mutanti rappresentano il simbolo delle minoranze discriminate, emarginate e rimosse; Superman è in realtà stanco di nascondersi dietro l'apparente normalità di Clark Kent per potere ristabilire un principio di giustizia. L'intolleranza (genetica,razziale, sessuale) degenera in stato di guerra permanente attraverso i secoli e i periodi storici. E anche in Operazione Valchiria, con tutti i limiti di una ricostruzione artefatta e le dovute distanze da opere totalmente diverse come Schindler's List e Bastardi Senza Gloria, il manipolo di uomini resistenti ad Hitler combatte per un ideale comune contro qualsiasi tipo di colonialismo o imperialismo. Il libro farà sicuramente piacere ai fans del regista (manca però l'analisi della interessante opera prima Public Access) anche se ha il peccato veniale di essere molto generoso nel valutare l'ultima opera “Il cacciatore di giganti”, unanimemente considerata dalla critica un mezzo passo falso. Con questa appassionato e vasto sguardo del “corpus” della produzione cinematografica, il compendio di Giada Fioravanti risulta di facile consultazione e diventa strumento necessario per chi voglia tentare un primo approccio alla filmografia di Bryan Singer.

INDICE

Introduzione di Silvia Leonzi

Capitolo Primo Chi ha paura di Keyser Soze?

Capitolo Secondo Il fascino indiscreto del male

Capitolo Terzo La diversità eccezionale

Capitolo Quarto Ritorno a Metropolis

Capitolo Quinto L'uomo che sfidò Hitler

Capitolo Sesto Once Upon A Time

Filmografia

Bibliografia

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