FILM IN TV – "Cape Fear – Il promontorio della paura", di Martin Scorsese

Robert De Niro, Cape Fear
Con Cape Fear, opera solo apparentemente più commerciale che autoriale, Scorsese riesce comunque a riassumere molti dei leitmotiv che hanno caratterizzato il suo cinema sin dagli esordi, dando quindi un taglio personale alla pellicola: il cinema, la violenza, il sangue, la tensione e la malattia mentale. Giovedì 28 giugno ore 23.05 Premium Energy

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cape fearQuando si decide di dare vita ad un remake bisogna stare molto attenti, soprattutto se di un film di successo. Eppure Martin Scorsese, con Cape Fear – Il promontorio della paura, riesce a non far rimpiangere il film del 1962 di J. Lee Thompson, del quale ritroviamo, seppur in ruoli differenti, Robert Mitchum e Gregory Peck. Robert De Niro, alla settima collaborazione con Scorsese, interpreta lo psicopatico stupratore Max Cady. Che dopo 14 anni di prigione, una volta uscito, decide di vendicarsi dell’avvocato Sam Bowden (Nick Nolte), reo, secondo lui, di averlo ingiustamente portato in galera. Le prime lievi minacce si trasformano pian piano in folli e ossessivi atti violenti, in un turbine di sadismo dove Cady metterà a dura prova l’avvocato, perseguitando la sua famiglia e le persone a lui più care, in particolare la figlia Danielle, interpretata da una strepitosa e giovanissima Juliette Lewis. Nonostante Bowden tenti in tutti i modi di liberarsi di Cady, il folle non ha alcuna intenzione di mollare la presa, visto che il suo progetto di vendetta è far capire all’avvocato «cosa significa perdere tutto».

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Con Cape Fear, opera solo apparentemente più commerciale che autoriale, Martin Scorsese riesce comunque a riassumere molti dei leitmotiv che hanno caratterizzato il suo cinema sin dagli esordi, dando quindi un taglio personale alla pellicola: il cinema, la violenza, il sangue, la tensione e la malattia mentale. Tematiche che, guardando i suoi ultimi film, ha mantenuto con Shutter Island ma che sono andate perse con Hugo Cabret. Robert De Niro è in forma smagliante, e regala un’interpretazione che a tratti si avvicina al Travis Bickle di Taxi Driver, emanando follia e incutendo terrore solo con lo sguardo, come non bastassero i tatuaggi su tutto il corpo che gridano vendetta e malsana interpretazione della giustizia divina. Interessante la presenza di Robert Mitchum (Tenente Elgart) e Gregory Peck (Lee Heller), che nella versione originale interpretavano rispettivamente Cady e Bowden e con i quali Scorsese riesce a dare continuità con il film precedente. Ammirare Cape Fear, con il suo carico di sangue, il suo montaggio perfetto, l’atmosfera di tensione e le splendide inquadrature in negativo, significa tornare ai migliori esiti del cinema di Scorsese, il quale solo nel 2006 ha avuto l’onore di ricevere quel premio Oscar che avrebbe potuto vincere anni prima. Il film è infatti un climax di tensione e violenza, che avrà il suo culmine proprio nel promontorio della paura, quel Cape Fear che, secondo le parole pronunciate dalla Lewis all’inizio del film, l’unica paura che trasmette è il fatto che possa terminare la magia. Questo era Martin Scorsese, e soprattutto questo era Robert De Niro. Imperdibile.

Titolo originale: Cape Fear
Regia: Martin Scorsese
Interpreti: Robert De Niro, Nick Nolte, Jessica Lange, Juliette Lewis Robert Mitchum, Gregory Peck
Durata: 122 min
Origine: USA 1991
Giovedì 28 giugno ore 23.05 Premium Energy

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