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Rivista Sentieriselvaggi21st
Scuola di Cinema
“Mordimi”, di Jason Friedberg e Aaron Seltzer
Mordimi è il prodotto di un cinema sempre più fast food, a cui non interessa la commistione tra alto e basso, la destra e la sinistra, il vilipendio e l’omaggio, ma l’inesorabile omologazione delle fonti e degli stimoli. Un cinema che non marca le differenze, ma uniforma le immagini in uno stile unico, buono per il pop corn e la coca (cola)
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Rimandiamo alle recensioni precedenti. La tentazione di cavarsela così è forte. E probabilmente una soluzione del genere avrebbe una valenza ‘teorica’ ben più efficace e diretta di mille discorsi. Resta il fatto che Mordimi non aggiunge nulla al cinema della premiata ditta Friedberg e Seltzer, cosceneggiatori della serie Scary Movie e registi (da soli o in coppia fa lo stesso) dei vari Hot Movie, Epic Movie, 3ciento, Disaster Movie. Qui a fare le spese dell’ennesima dissacrazione (cine)scatologica è la saga di Twilight. Vampires Suck… il titolo originale parla chiaro. La vittima preferita è, ovviamente, l’ultimo sex symbol per tranquille adolescenti, Robert Pattinson, che reinterpretato da Matt Lanter diviene un idiota patentato, che sembra catapultato da una serie TV degli anni ’90 (Beverly Hills 90210?). Ma ovviamente ce n’è per tutti: per la scrittrice Stephenie Meyers, dispensatrice di consigli su Twitter, per gli altri personaggi, per altri film, da Alice a Dear John. Senza contare i riferimenti a Lady Gaga, alle disavventure del ‘povero’ Tiger Woods e alle ultime imprese di Lindsay Lohan e Paris come diavolo si chiama lei. Irriverente, non c'è che dire… Il procedimento è il solito. Friedberg e Selter organizzano il loro viaggio verso le ultime frontiere dell’immaginario. Tendono un filo tra mondi, realtà, idee, immagini distanti anni luce. Tutto in nome della risata. Ma, a conti fatti, si scopre che l’offerta assomiglia a un ‘pacco’: un facile viaggio low cost che si accontenta delle mete più turistiche. Mordimi è il prodotto di un cinema sempre più fast food, a cui non interessa la commistione tra alto e basso, la destra e la sinistra, il vilipendio e l’omaggio, ma l’inesorabile omologazione delle fonti e degli stimoli. Un cinema che non marca le differenze, ma uniforma le immagini in uno stile unico, buono per il pop corn e la coca (cola). Ecco. Ormai il metodo Friedberg/Seltzer appare una pura catena di montaggio, sospesa nell’inerzia della produzione in serie. La carica eversiva si è da tempo spenta nella monotonia dell’ingranaggio e la macchina va avanti senza più alcuna motivazione. Proviamo a farci il nostro viaggio, ma non c’è nulla da fare. Ridiamo a comando, quando c’è da ridere. Poi torniamo a casa, con qualche sfocata foto ricordo. Sogniamo prima o poi una svolta, un’avventura. Una parodia della parodia, magari. Qualcos’altro, insomma. Altrimenti, un giorno o l’altro, cambieremo tour operator. Titolo originale: Vampires Suck
Regia: Jason Friedberg e Aaron Selzer
Interpreti: Matt Lanter, Jenn Prosker, Chris Riggi, Ken Jeong, Diedrich Bader
Distribuzione: 20th Century Fox
Durata: 82’
Origine: USA, 2010
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