365 Paolo Fresu – Il tempo di un viaggio, di Roberto Minini Meròt

365 Paolo Fresu
Un anno al fianco di uno dei jazzisti italiani più noti e “amichevolmente” apprezzati in patria e all’estero. Il tempo del viaggio, idealmente durato un anno, intrapreso dal documentarista Meròt è scandito dalla costante presenza della musica che finisce per imporsi come protagonista, anche sullo stesso Fresu

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365 Paolo FresuVic Albani e il giovane Raffaele Casarano chiacchierano in un bar. Il primo è il manager di Paolo Fresu, lo vediamo spesso al telefono, il secondo è un giovane talento che i due stanno lanciando nell’ambiente musicale anche grazie all’etichetta Tuk Music. Tra una riflessione e l’altra, sulla musica e su Fresu, scorrono una vasta varietà di immagini e di incontri: concerti (la maggioranza all’aperto in ambienti spettacolari – nuovo elemento di ricerca nella musica jazz contemporanea, controcorrente rispetto all’idea di Toscanini secondo cui all’esterno “si deve solo giocane a bocce”), prove, momenti di relax, ricostruzioni più o meno emotive dell’infanzia e dei luoghi che hanno segnato la crescita del trombettista, pareri di amici, familiari e collaboratori, rievocazioni dei primi incontri e soprattutto musica. Infatti il tempo del viaggio, idealmente durato un anno, intrapreso dal documentarista Meròt è scandito dalla costante presenza della musica che finisce per imporsi come protagonista, anche sullo stesso Fresu. Le immagini gradualmente sfumano in una nuvola di suoni, e gli straordinari paesaggi e contesti del mondo (il gruppo si sposta tra l’Europa, l’Africa, l’Est asiatico, l’America Latina e non solo) si fanno quasi impressionisti. C’è tanta etnomusicologia, propria della ricerca del jazzista, e tanti musicisti diversi che si incrociano anche solo per un incontro in una babele linguistica dove tuttavia ci si riesce sempre a capire (“Fare un bel concerto insieme è come tenere una bella conversazione. Dopo ci si sente soddisfatti” ha da dire un musicista del nord Europa). Meròt ricerca l’essenza della musica anche in letteratura, con citazioni tratte da Hugo, Shakespeare, Goethe.. Ampio spazio è riservato ai racconti di Fresu, orgoglioso abitante della Sardegna – a sua volta orgogliosa di lui -, che tanto sottolinea quanto gli siano state utili le origini non cittadine, l’esperienza della banda e del suonare in gruppo. 365 è, in ultima analisi, il ritratto di un amante, della sua amata e della loro capacità di unire il mondo in un viaggio filmico che lascia l’amaro di averlo frettolosamente solo assaggiato.

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Regia: Roberto Minini Meròt 
Interpreti: Paolo Fresu, Vic Albani, Raffaele Casarano
Distribuzione: Mariposa Cinematografica, Own Air srl
Origine: Italia, 2013
Durata: 100’
 
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