Si apre con un lussureggiante saggio su Via Col Vento ("Striking chords and touching nerves: Myth and Gender in Gone With the Wind") l'ultimo "numero" di Images. Cliccando su un inconfondibile e pirotecnico tramonto, compare un lungo studio su Rossella O'Hara, sulla sua influenza sulla cultura popolare americana e su le interpretazioni più o meno benevole della sua immagine, mentre tra un blocco (5 pagine!) e l'altro troneggiano tantissime foto tra le più significative del film. Si può scorrere il saggio di Vicki L. Eaklor, completo di glosse, citazioni a margine e bibliografia, o ci si può accontentare delle immagini delle Dodici Querce, del primo bacio tra Reth e Rossella o degli estratti audio.

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"Mith and Gender in Gone With the Wind" è solo la punta di diamante dell'ultima edizione di Images, anomalo web-quadrimestrale che dedica anima e corpo alla saggistica cinematografica, infischiandosene delle severe regole di brevità imposte alle webzine e infarcendo i suoi lunghi e succosi articoli di numerose fotografie.  La scelta dei temi è decisamente eclettica: retrospettive "multi-saggio" sull'horror italiano; l'età d'oro dell'exploitation e l'apoteosi della blaxsploitation; l'influenza del neorealismo sul cinema nero indipendente (!); rapporti tra teen-agers e teen-horror negli anni '50; il mito di Cary Grant ed altre "Girlies' delights"… L'occhio è decisamente rivolto al passato, ma detto questo, fine delle regole. La cultura alta e quella bassa convivono con entusiasmo, Kubrick a fianco dei migliori western di tutti i tempi senzavergogna, Vertov e Chabrol a braccetto con i fumetti e redattori che non si fanno problemi di lunghezza. Se si può, si correda il tutto con sontuose immagini ed estratti video e audio, altrimenti si ricorre a un'impaginazione appetitosa e accattivante, come nell'articolo "The golden age of exploitation", dove il testo scorre all'interno di una cornice fatta dalle locandine dei b-movies più significativi.

La schermata iniziale propone i testi di punta ("in focus") e le recensioni del momento (cinema e home video), mentre a lato compaiono le sezioni "in focus" delle edizioni precedenti. Nonostante sia un quadrimestrale, vengono fatti degli aggiornamenti settimanali che tengono in pari la sezione delle ultime uscite. Ce n'è abbastanza da leggere e da stampare per un bel po' di tempo, ma cliccando in fondo a destra, su "features" e "archive", ci vengono offerti ancora altri testi, monografie e curiosità delle precedenti edizioni. Il tono del sito è entusiastico e non pretenzioso, quello dei contenuti è vario e ricco di differenti ispirazioni. Nonostante la webzine proclami di interessarsi a tutta la cultura popolare (quindi anche alla tv, ai fumetti e, benché non sia esattamente pop culture, ai libri), è chiaro che il vero cardine è il cinema, in tutte le sue sfaccettature: dall' ideologia alla mitologia. Nel complesso, Images dà l'illusione del piacere tattile e il vantaggio della consumazione lenta e rilassata che di solito si attribuisce alle riviste cartacee: scintillante nelle immagini e corposo negli articoli, è decisamente un sito "da sfogliare".

Valutazione

@@@@ (su @@@@@)

www.imagesjournal.com

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