Tekfestival "Ai confini del mondo… dentro l'Occidente"‏‏

6-13 maggio 2010

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CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

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Tekfestival “Ai confini del mondo… dentro l’Occidente”‏‏
Festival internazionale di cinema indipendente e sociale
6-13 maggio 2010 

 
Sessanta titoli in programma, il meglio della più recente produzione indipendente, documentari e 
lungometraggi narrativi, numerosi ospiti, incontri con il pubblico, videoinstallazioni, mostre,
workshop e masterclasses: dal 6 al 13 maggio 2010 torna in scena il Tekfestival “Ai confini del
mondo… dentro l’Occidente”. Quest’anno il festival si apre ad ancora nuovi territori e si svolgerà in
tre luoghi: dal 6 all’11 maggio a Roma, al Nuovo Cinema Aquila, uno dei luoghi più attivi nella
promozione culturale di qualità della città; il 12 maggio a Genzano di Roma, presso il Teatro blu,
coraggioso laboratorio culturale della zona; il 13 febbraio, in collaborazione con l’associazione
culturale Semintesta, presso lo Spazio Zip, fucina di progetti e iniziative.
Con la sua natura polimorfa – espressione dell’originale lavoro collettivo che guida il
festival, capace di mischiare generi e soggetti differenti, il Tekfestival si è ormai affermato nel
panorama della promozione cinematografica italiana e internazionale. 
Un appuntamento sempre più apprezzato dal pubblico e dalla critica soprattutto per
l’appassionato lavoro di ricerca di cui è frutto e per il clima di scambio  e circolazione di esperienze
che si respira durante i giorni dell’evento.
Il Tekfestival è un luogo dove poter apprezzare e discutere  film e documentari provenienti dai più
importanti festival internazionali, opere realizzate dal basso, immagini e parole che interrogano i
nuovi scenari della contemporaneità e portano sugli schermi le azioni resistenti. Migrazioni,
politiche dei corpi, precarietà e flessibilità delle vite, controculture, effetti della globalizzazione,
memorie conservate, comunità solidali …. queste alcune delle parole chiave della prossima
edizione.
 
Accanto alle proiezioni, alle iniziative collaterali e ai numerosi incontri con i registi e le registe, il
Tekfestival 2010 è arricchito da ben due masterclasses e un workshop.
Uno degli autori danesi più importanti del momento, Nicolas Winding Refn, a cui il festival
dedicherà un focus, ripercorrerà in un incontro gratuito il suo approccio al cinema, le scelte
artistiche, questioni inerenti alla produzione e realizzazione filmiche (domenica 9 maggio).
La slovena Marina Grznic, video artista e teorica, sulla scena dai primi anni Ottanta, condurrà
invece l’uditorio in un viaggio a ritroso che terrà insieme femminismo, video arte, transizione dai
paesi socialisti al capitalismo globale (sabato 8 maggio)
In collaborazione con Media Desk Italia, venerdì 7 maggio, si terrà un workshop informativo su
MEDIA 2007, il principale programma di sostegno comunitario all'industria audiovisiva europea
che costituisce un valido supporto per chi opera nel settore delle opere multimediali.
 
 
IL PROGRAMMA (LE SEZIONI E ANTICIPAZIONI) :
 
Eventi Speciali: cinque titoli di particolare pregio (l’anteprima italiana o regionale di opere già
premiate o acclamate all’estero) che saranno generalmente accompagnati in sala dai registi e dalle
registe. Anteprima regionale per The yes men fix the World, l’attesissimo lungometraggio del
2009, fresco del Premio del pubblico alla Berlinale, un vero inno alla potenza della satira: Gli “Yes
Men” sono un gruppo di attivisti politici che impersonano impiegati del World Trade Organisation,
riuscendo a infiltrarsi sotto copertura nei luoghi del potere e nei centri vitali del capitalismo,
facendosi beffe di compagnie come la Exxon e la Halliburton. Altrettanto prestigiosa l’anteprima
italiana del pluripremiato film australiano Samson and Delilah di Warwick Thornton (Camera D’Or
a Cannes 2009): due adolescenti in una sperduta comunità aborigena nel deserto australiano, il
mondo fuori, un viaggio, il loro amore. Attesissima anteprima regionale per Zanzibar, di Monica
Pietrangeli e Francesca Manieri (2009), che attraverso prezioso materiale d’archivio e
videointerviste alle protagoniste di allora, ridà vita al primo bar per lesbiche della capitale.
Anteprima europea, poi, per Cellar del poliedrico regista Steve Staso, che sarà ospite del
Tekfestival. Il lungometraggio, segue la vita di tre immigrati a New York:  Wael, libanese e cuoco,
Luz manicure colombiana e Syl, addetta alla manutenzione degli edifici. Tre storie di immigrazione
invisibili nel tessuto metropolitano newyorkese, ma destinate a forgiarsi l’una con l’altra. Torna al
Tekfestival, presentando in anteprima italiana il suo ultimo documentario già selezionato al
Festival di Locarno 2009, la regista brasiliana Maya Da-Rin. Terras (2009), dalla splendida
fotografia, ci porta nel cuore della foresta amazzonica, dove si trova il triplice confine tra Brasile,
Perù e Colombia. La regista osserva e interroga la popolazione di diverse nazionalità che quei
luoghi li vive e soprattutto vi transita, in una continua mescolanza di tradizione e modernità.
Partendo dal concetto di frontiera, Terras mette in luce le diverse visioni del mondo che
confluiscono in questa località.
 
Panorami:
una selezione di circa dieci titoli (sia documentari che fiction) provenienti dai più
importanti festival internazionali e italiani e dedicati ad alcuni temi di attualità. In programma
Once Upon a Time Proletarian: 12 Tales of a Country, l’ultimo lavoro della regista cinese  Xiaolu
Guo (2009), fresca del Pardo d’oro a Locarno con il suo precedente She’s a chinese. Il
documentario è uno sguardo poetico che trafigge, attraverso dodici storie, la Cina di oggi, nell’era
postmarxista. Andiamo in Palestina, poi, con l’anteprima regionale dell’ultimo lavoro del regista e
attore Mohammad Bakri. Il documentario, Zahra, è un omaggio alla sua prozia materna, oggi
ottantenne. Attraverso la sua storia, a partire dal 1948 quando in una notte venne trasformata in
profuga, costretta ad abbandonare il suo villaggio, il regista allarga lo sguardo alle vicissitudini
della sua numerosa famiglia, del villaggio e infine dell’intera Palestina, di cui ripercorre gli ultimi
sessant’anni. Ricca selezione, poi, di opere di registi italiani che si sono distinti negli ultimi due anni
con il percorso, interno alla sezione, Zoom.it: in programma Mostar United, di Claudia Tosi, che
segue Mensud, che sul campo della sua scuola calcio guida un esercito di ragazzini non solo nel
gioco. Dopo aver combattuto nella guerra di Bosnia-Erzegovina per proteggere la sua Mostar e il
sui celebre ponte, l’uomo si impegna in una nuova battaglia: trasmettere alle nuove generazioni il
senso perduto dell’unità. Tocca alcuni dei nodi più intricati della nostra società Valentina Postika
in attesa di partire
. La regista Caterina Carone filma il rapporto tra generazioni e insieme quello
tra una badante e il suo datore di lavoro, seguendo le giornate di Valentina, moldava, e Carlo,
ottantenne ex-partigiano ed ex dirigente del Pci.
 
Focus su Nicolas Winding Refn:
definito uno tra i più promettenti registi dell’ultimo decennio, di
Refn presentiamo ben quattro opere. Il suo film d’esordio, del 1996, Pusher, un inaspettato
successo di pubblico, che racconta Copenaghen come New York in un quadro in cui uomini e
donne non riescono a conciliare l'asprezza della vita quotidiana con il loro bisogno di affetto.
Seguito da Fear X, dove uno stralunato John Turturro si muove in un misterioso incubo alla
“Linch”, il focus si chiuderà con uno dei personaggi più importanti di Refn ovvero "Bronson", il
detenuto più "pericoloso" di Inghilterra, Michael Petterson, che si fa chiamare Charlie Bronson.
Chiudiamo con l’ultimo e spiazzante film di Refn, Valhalla rising (2009), saga vichinga nata quasi
per caso vista l'intenzione del regista di realizzare un film di fantascienza ambientato nel passato, e
presentato all'ultima edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.
 
 
Tequila sunrise. Aspettando la rivoluzione:
il centenario della rivoluzione messicana è l'occasione
per mostrare come la nuova cinematografia messicana guarda al Messico di oggi. Sono racconti
segnati dalla presenza della frontiera con la potenza più grande del mondo, agitati da indomiti
movimenti sociali e attraversati da figure a noi sconosciute, perché in Messico vivono ancora 13
milioni di indigeni. Tra i lavori che verranno proposti segnaliamo Norteado di Rigoberto Perezcano
sulla frontiera tra Messico e Stati Uniti (Vincitore del festival di Morelia) e l'anteprima di El General
di Natalia Almada (2009), Premio miglior regia al Sundance film festival 2009. Il film è costruito
magistralmente sulle registrazioni audio che la regista eredita dalla nonna, figlia del generale
messicano Plutarco Elías Calles, diventato presidente del Messico nel 1924. Con l’ausilio poi di altri
materiali d'archivio, vecchi film di  Hollywood ed interviste, il lavoro affronta il complesso
problema della memoria privata e pubblica degli avvenimenti epocali. 
 
 
Concorso doc italiano:
è la sezione competitiva del festival, ormai giunta alla settima edizione. Si
conferma con la sua particolarità di apertura agli/alle emergenti come uno degli appuntamenti più
significativi e attesi nel panorama dei festival italiani e aggiunge nel 2010 un’importante novità: in
collaborazione con From Zero tv prima di ognuno dei dieci titoli selezionati saranno presentate
delle pillole di un minuto provenienti dalle tendopoli e dalle nuove case abruzzesi. Due i premi:
miglior documentario, offerto dall’Arci; miglior fotografia, offerto dalla Scuola di cinema Shot.
 
Rassegna di cinema delle donne: la finestra dedicata all’approfondimento delle figure femminili
che stano lasciando il segno nella cinematografia contemporanea, quest’anno targata Est Europa.
Uno sguardo al lavoro di alcune registe della nuova onda del cinema dell’Est. Figure che hanno
vinto numerosi e importanti premi nei principali festival internazionali, che si muovono tra generi
differenti (videoarte, fiction, documentari, cortometraggi) , che interrogano con acume l’età della
transizione che questi paesi stanno attraversando e che ci coinvolge direttamente, che hanno con
coraggio avviato progetti di produzione in proprio. Tra i nomi in programma la bulgara Nadejda
Koseva
, ospite del festival, di cui presentiamo due cortometraggi. Il primo, The Ritual, è stato
premiato alla Berlinale 2005, mentre il secondo, Omelette, uno sguardo agli anni della Bulgaria
post-socialista, ha vinto la menzione speciale al Sundance 2009. Ospite della finestra, con una
masterclass e una selezione delle sue opere, poi, la slovena Marina Grzinic, di più di trenta video e
progetti, cortometraggi, videoinstallazioni, cd-rom interattivi, di centinaia di articoli e cinque libri.
Attualmente lavora all’Università di Ljubljana e continua ad occuparsi anche come freelance di
teoria dei media.
 
Agender: una delle sezioni più attese e frequentate del festival, che quest’anno propone una
riflessione a tutto tondo sulle identità e la loro instabilità e performatività . Di grande originalità
Open di Jake Yuzna (2009) un road movie queer con cuore transgender, presentato in anteprima
italiana al Tekfestival. Il film, vincitore del Teddy jury prize alla Berlinale, è una innovativa
esplorazione della Pandroginia e dei sentimenti ad essa legati. Accanto a Donne-born to be kings
di Francesca Fini (2009), dove la regista segue con perizia tre donne che vivono travestendosi da
uomo, scrutandole nei loro spostamenti per lavoro (fanno spettacoli da drag kings), nel loro
quotidiano, nel loro intimo, fiore all’occhiello di questa edizione di Agender è l’esilarante Mister
Lonely di Harmony Korine (2007), incluso nel palinsesto di Cannes 2007: un giovane americano a
Parigi impiega il suo tempo come simulacro di Michael Jackson ballando per le strade, nei parchi
pubblici; diverso da tutti vive come se fluttuasse tra due mondi. Durante uno show in una casa di
riposo per anziani, Michael Jackson incontra Marilyn Monroe; mesmerizzato dalla sua bellezza
angelica la segue in una comune dove vive insieme a suo marito e sua figlia; Charlie Chaplin e
Shirley Temple. Un luogo dove tutti sono famosi e dove nessuno invecchia. Il Papa, la Regina
d’inghilterra, Madonna, James Dean e una pletora di impostori costruiscono un palco nella
speranza che il mondo li visiti e li guardi durante le loro performance. Nel frattempo, nella foresta
brasiliana, una comunità di suore missionarie portano aiuti e la parola di dio ai nativi… Degna
celebrazione di un lavoro di investigazione portato avanti da anni da Agender, poi, la
presentazione del lungometraggio documentario Bear Run di Dan Hunt (2009) sulla cultura ursina
americana.
 
Artigiani della fantasia
Incontro con Lorenzo Terranera rivolto a bambini ed adulti. 
Quest'anno siamo lieti di dedicare uno spazio al mondo dell'animazione con la presenza
dell’illustratore Lorenzo Terranera, che presenterà in sala i lavori realizzati in sala da lui e
dall’associazione B5, di cui è fondatore. 
Tra i titoli segnaliamo "Sputnik" di Susanna Nicchiarelli, ed alcuni video musicali realizzati in questi
anni con varie tecniche di animazione. In particolare la tecnica utilizzata è quella stop-motion (24
fot/sec), sia pittorica o tridimensionale (plastilina ed altri materiali).
L'incontro sarà strutturato in forma di dialogo-scambio sul tema dell'animazione e della sua
realizzazione e sarà rivolto a bambini e adulti.
 
Per informazioni sul programma visita il sito:
www.tekfestival. it 
 
Per contatti: Tekfestival,  Via Braccio da Montone n. 56 – 00176 Roma
Tel. 0039 06 2147126 – E-mail: info@tekfestival. it
 
I luoghi del festival:

6-11 maggio 2010 Nuovo Cinema Aquila, Via l’Aquila 68, Roma
12 maggio, Teatro blu, Via Sebastiano Silvestri n. 10, Genzano di Roma
13 maggio, Spazio Zip c/o Farenight, via L. Manara 10/b, Frascati

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