BERGAMO FILM MEETING XVII – Harlan County, USA (Frontiera)

 

Nel 1973 Barbara Kopple insieme ad una troupe tutta al femminile andò a filmare il durissimo sciopero di tredici mesi nelle miniere della Duke Power Company di Harlan, Kentucky. Il materiale che ne uscì fuori fu una drammatica testimonianza sulla situazione dei lavoratori americani nelle miniere di carbone. Presentato nella sezione Frontiera.

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Nel 1973 Barbara Kopple insieme ad una troupe tutta al femminile andò a filmare il durissimo sciopero, durato tredici mesi, nelle miniere della Duke Power Company di Harlan, Kentucky. Il materiale che ne uscì fuori fu una drammatica testimonianza sulla situazione dei lavoratori americani nelle miniere.
La Kopple ha l’abilità di ricostruire un quadro sociale che parte dalla comunità dei minatori per poi farsi dimensione politica attraverso le immagini dei sindacalisti, dei picchetti, degli scontri con la polizia. E’ il nucleo di persone che decide di lottare quello che conta. I rapporti interpersonali, le assemblee, gli scambi di idee. Il documentario restituisce a pieno l’atmosfera carica di tensioni di quegli anni, l’energia vibrante della rivolta e trova una forma filmica che sembra essere satura di quella stessa forza: le immagini sono rabbiose, fremono, scattano come i corpi degli scioperanti quando si avvicina un crumiro o la polizia con i bastoni.
Barbara Kopple cattura il cuore dell’America proletaria, una moltitudine di voci ed accenti che reclamano i propri diritti, parole che diventano testi di canzoni, il folk che diventa la musica per manifestare il proprio dissidio. Le immagini sono sorrette da una colonna sonora che è sempre parte integrante del vissuto delle persone, che è la base lessicale del loro chiedere, un’arma potente e allo stesso tempo pacifica. La Kopple segue uomini e donne nei propri ambienti, dentro le miniere, nelle baracche, nelle sale in cui si riuniscono. Lo sguardo della regista è quindi interno alle cose, ai loro meccanismi, al funzionamento di questa parte della società. Harlan Country, USA è un documento essenziale della storia operaia americana, perfettamente in linea con l’estetica e la forza espressiva del nuovo cinema hollywoodiano di quegli anni (viene in mente lo Scorsese di Boxcar Bertha), solo che la Kopple invece di rielaborare la realtà decide di filmarla sul posto, catturandone i movimenti, gli accumuli di energia, le imprevedibili svolte. Una realtà che cresce attraverso le immagini, fino ad esplodere. E a raggiungere, finalmente, un cambiamento.

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