Ejzenstejn, Brancusi, Morte a Venezia, Rembrandt, Vermeer, Bosch: tutti i progetti futuri di Peter Greenaway

Eisenstein in Guanajuato

Mentre l'ultimo lavoro di Peter Greenaway, Eisenstein in Guanajuato, sarà presentato a breve al Festival di Berlino, il regista britannico ha già in mente su cosa verterà il suo prossimo film. Il titolo sarà Walking To Paris

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Constantin BrancusiMentre con notevole ritardo vediamo arrivare Goltzius nelle sale italiane, e mentre l'ultimo lavoro di Peter Greenaway, Eisenstein in Guanajuato, sarà presentato a breve al Festival di Berlino, il regista britannico ha già in mente su cosa verterà il suo prossimo film. Il titolo sarà Walking To Paris, e sarà un biopic sui 18 mesi in cui il ventisettenne scultore Constantin Brancusi percorse a piedi la Romania, l'Ungheria, l'Austria, la Germania e la Svizzera, fino ad arrivare in Francia. "Lungo la strada, vivendo di espedienti come imparò negli anni in cui fece il pastore, Brancusi visse numerose avventure – comiche, violente, sessuali e romantiche – sicuramente formative per le sue future sculture, costantemente realizzate utilizzando materiali trovati – legno, pietra, sabbia, neve e ghiaccio – lasciando una traccia di sculture sperimentali temporanee abbandonate lungo i paesaggi d'Europa". Le riprese inizieranno a Marzo in Svizzera. 

 

In programma, inoltre, un secondo film sul maestro russo Ejzenstejn, dal titolo provvisorio The Swiss Hoax: The Eisenstein Handshakes. La trama verte intorno all'invito ricevuto dal regista nel 1929 a partecipare al congresso tenutosi a La Sarraz, in Svizzera, dove critici, registi e cineasti si riunirono per sette giorni per discutere e dibattere sulla dualità arte/commercio che caratterizza il cinema fin dalla sua nascita. Si dice che Ejzenstejn dovesse girare un film sull'evento, chiamato Storm over La Sarraz, ma potrebbe essere solo una leggenda metropolitana. In ogni caso, il regista, accompagnato dal suo operatore Tisse e il suo assistente Alexandrov, vennero perseguitati dalla polizia svizzera e ricattati per girare il primo film svizzero in assoluto, Frauennot – Frauenglück, sul tema dell'aborto. 

 

Bue macellato - RembrandtMa la lista di idee è ancora lunghe: in programma per il 2015 vi è anche la realizzazione di Food For Love, travagliato adattamento di Morte a Venezia di Thomas Mann, già reso celebre da Visconti. Greenaway descrive il film in queste parole: "Una storia parallela, alternativa e contemporanea di quel ragazzo sulla spiaggia nella storia di Mann e Visconti: nella mia storia sarà un cinquantenne, un criminale che vive con profitto di ricatti sessuali". 

 

Altri progetti in corso d'opera sono Four Storms & Two Babies, una "celebrazione delle radicali politiche di gender olandesi, sullo sfondo delle eccezionali architetture della scuola di Amsterdam" e The Painter's Wives. Greenaway la definisce "una fiction medidativa su Saskia Rembrandt e Caterina Vermeer, un progetto celebrativo su due deliziose e coraggiose donne olandesi, entrambe mogli di pittori, con 15 bambini al seguito: morti quelli di Rembrandt, vivi e attivi quelli di Vermeer. Il film parlerà estesamente di fertilità, infertilità, mortalità infantile, peste, gravidanze costanti, ignoranza ginecologica; mostrerà Rembrandt dipingere cadaveri, van Leeuwenhoek, amico di Vermeer, osservare il suo sperma dimenarsi sotto la lente del microscopio – lo sporco, appiccicoso e fisico mondo del diciassettesimo secolo, fatto di morti accidentali e nascite imprevedibili, grande passione e appassionata sottomissione alle proprie mogli – tutto ciò registrato direttamente e indirettamente dai dipinti e i disegni dei mariti".

 

Per finire, Greenaway ha in cantiere pure un progetto su Hyeronimous Bosch, che definisce come "il più anarchico dei pittori fiamminghi – voglio celebrare la sua violenta e comica anarchia anticlericale".

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