Festival dei Popoli 58 – I premi
Vince Also Known as Jihadi del francese Eric Baudelaire
Also Known as Jihadi del francese Eric Baudelaire vince il Premio Miglior Lungometraggio del Concorso Internazionale al 58/mo Festival dei Popoli. La motivazione: intelligente e concettualmente ricco, il film ha una struttura formale che sfuma abilmente i limiti del discorso usando immagini, suoni e documenti testuali. Opera straordinaria che si inserisce in una tradizione non solo cinematografica, ma anche di attivismo, questo film dimostra l’ambiguità del pregiudizio con strumenti complessi, appellandosi all’immaginazione, alla conoscenza (e alle sue lacune), e all’assurdità che spesso caratterizza la gestione sociale della giustizia –provocando così una meditazione quanto mai necessaria sulla paura e sulla xenofobia.
Premio per il Miglior Mediometraggio: On the Edge of Life di Yaser Kassab (Siria, 2017).
Premio per il Miglior Cortometraggio: Duelo di Alejandro Alonso Estrella (Cuba, 2017)
Targa “Gian Paolo Paoli”, premio al miglior film etno-antropologico: Maman Colonelle di Dieudo Hamadi (Repubblica Democratica del Congo/Francia, 2017)
Menzione speciale della giuria: Good Luck di Ben Russell (Francia/Germania, 2017)
Premio “Lo sguardo dell’altro. La sfida del dialogo tra culture e religioni”: Duelo di Alejandro Alonso Estrella (Cuba, 2017)
Menzione speciale: Boli Bana di Simon Coulibaly Gillard (Belgio, 2017)
Premio Cinemaitaliano.info – CG Entertainment del Concorso Italiano, che consiste nella pubblicazione e distribuzione del film nella collana dvd “Popoli doc” edita da CG Entertainment: L’ultima popstar di Claudio Casazza, Stefano Zoja e Carlo Prevosti
Premio “Gli Imperdibili” del Concorso Italiano, che offre la possibilità di includere il film vincitore nella programmazione del cinema La Compagnia di Firenze per una settimana: Le allettanti promesse di Chiara Campara e Lorenzo Faggi (Italia, 2017)
Premio MyMovies.it – Il cinema dalla parte del pubblico: La convocazione di Enrico Maisto (Italia, 2017) e Aperti al pubblico di Silvia Bellotti