Fish&Chips Film Festival. Ecco i vincitori

Si è conclusa la seconda edizione del Fish&Chips Film Festival, il Festival Internazionale del Cinema Erotico e del Sessuale. Ecco la lista dei vincitori.

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Si è conclusa ieri 22 gennaio la seconda edizione di Fish&Chips Film Festival, il Festival Internazionale del Cinema Erotico e del Sessuale. Alla premiazione, tenutasi al Cinema Massimo di Torino, sono stati annunciati i film che si sono aggiudicati i premi di Miglior Lungometraggio, Miglior Cortometraggio e Miglior Cortometraggio XXX.

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Premio miglior lungometraggio:

LEAGUE OF EXOTIC DANCERS di Rama Rau (2015, Stati Uniti)

Con la seguente motivazione:

Per la sensibilità umana e il grande senso della narrazione con cui Rama Rau svolge la sua ricerca mettendo al centro del racconto figure femminili libere, capaci di difendere con orgoglio il proprio diritto all’identità personale.Politicamente necessario in questa epoca di sessismo e conflitto di genere, sagace, dolente e sfavillante di lustrini, una combinazione vincente.

Menzione speciale:

Ai documentari CHURCHROAD di Robin Vogel (2014, Paesi Bassi), per l’onestà con cui il regista si mette in gioco realizzando un ritratto in soggettiva di un mondo sotterraneo dove si incontrano desideri e corpi

AUDAZ SE ELEVA di Mariano Torres, Lisandro Leiva (2016, Argentina), per la pregevole ricerca su un tema misconosciuto che trova nell’autorevolezza e nella varietà dei testimoni la sua maggiore forza.

Premio miglior cortometraggio:

MEMORIES OF A MACHINE di Shailaja Padindala (2016, India)

Con la seguente motivazione:

Per la non convenzionalità di come sono stati affrontati più temi controversi. Per la capacità dell’attrice e della regista di mettere in scena l’intimità di una coppia in modo spontaneo, diretto e senza pregiudizi.

Menzione speciale:

TROUSER BAR di Kristen Bjorn (2016, Regno Unito)

Con la seguente motivazione:

Per la strepitosa ricerca stilistica, l’ironia, il ritmo incalzante dato da una perfetta fusione di musica e immagini, un ridondante tripudio di velluti, parrucche e verghe marmoree.

Premio miglior cortometraggio XXX:

HEIMAT XXX di Sebastian Dominic Auer (2016, Germania)

Con la seguente motivazione:

Per il trattamento contemporaneo delle immagini, l’accurata fotografia, l’esoterismo teutonico che esaltano la fusione tra corpi e natura.

Menzione speciale:

BREATHTAKING di Morgana Muses (2016, Australia)

Con la seguente motivazione:

Per aver documentato in prima persona come la ricerca del piacere vada oltre i limiti del corpo. Per averci mostrato come naturalezza, fiducia e abbandono siano necessari per il raggiungimento di estasi inesplorate.

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