VENEZIA 62 – "Garpastum", di Alexsey Guerman jr. (Concorso)

Quello di German jr. è un cinema fatto di corpi palpitanti, che piangono e ridono, sudano e ansimano, cadono e si rialzano nel loro essere completamente esposti alla vita, alla fragilità dell'esistenza.

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Lo sguardo velato dalla nebbia. Si affaticano i corpi di Alexsey Guerman jr., correndo dietro alla sognata pienezza della vita, smarriti nel tentativo di conservare un'innocenza che si perde nel tempo (nella San Pietroburgo del 1914, prima che la Russia Imperiale crolli sotto i colpi della Rivoluzione d'ottobre, quattro amici, tra cui i due fratelli Andrey e Nokolay, sognano di organizzare una squadra di calcio con la quale battere una squadra composta da inglesi che lavorano nella loro città). Quello di Guerman jr. è un cinema fatto di corpi palpitanti, che piangono e ridono, sudano e ansimano, cadono e si rialzano nel loro essere completamente esposti alla vita, alla fragilità dell'esistenza. I suoi sono corpi soli, che, lontani dalla loro genitura (Andrey e Nikolaj, orfani di madre e con il padre gravemente malato, vivono con lo zio), ricercano nella loro impurità l'intima aspirazione ad una (per sempre) manchevole purezza (le lunghe partite di calcio da loro giocate nelle strade ricoperte di fango). Corpi straordinariamente vivi nella loro volontà di espiazione, giocando allegramente con la propria corporalità (il desiderio di comprare un pezzo di terra su cui costruire un campo e far fruttare il proprio talento). In Gerpastum (il titolo, del secondo lungometraggio diretto dal giovane regista russo, dopo L'ultimo treno, presentato al Festival di Venezia nel 2003 nella sezione "Nuovi territori", è la traslitterazione in russo della parola latina "harpastum", di derivazione greca, che indicava, nell'antichità, il gioco del pallone), sono le atmosfere esterne velate dalla nebbia e dalla pioggia e quelle interne soffuse dal lucore delle lampade a far risaltare le tinte liliali dei corpi dei giovani protagonisti, mentre le immagini si innervano con discrezione nello sguardo attraverso le lente, delicate carrellate che li accompagnano verso il dramma e l'età adulta (Shust uno dei quattro amici viene ucciso perché testimone involontario di un regolamento di conti, invece Nikolaj parte per la guerra). Nel finale del film con l'incontro tra Andrey e Nikolaj sul campo, che tempo prima aveva desiderato di comprare Guerman jr. apre lo sguardo dei due fratelli su una nuova, matura intimità non più innocente perché avvolta dall'esperienza.     

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