15/4/2005 – Digitale in sala, ormai è una realtà

Nel Centro Nord Italia

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La sperimentazione della proiezione in digitale è partita in diverse sale cinematografiche italiane del centro nord. Dopo l'apripista Arcadia di Melzo, scrive il Giornale dello Spettacolo, sono state digitalizzate tre sale delle strutture di Silea, Udine e Treviso, e una del cinema Apollo di Milano, che ha recentemente inaugurato 5 sale. Lionello Cerri, esercente e produttore, e proprietario al 50% dell'Apollo, si dice entusiasta delle possibilità offerte dal digitale: "E' una rivoluzione per il mercato. Dal punto di vista dell'immagine la qualità è come quella della pellicola, mentre il sonoro è migliore. In più non c'è deterioramento e il rischio dell'errore umano durante la proiezione è inesistente". Dal punto di vista produttivo Cerri si dice interessato a sperimentare anche per quello che riguarda un prossimo film: "E' una strada da percorrere. La postproduzione costa meno e la qualità è molto alta". Sergio Oliva, direttore dell'Anteo di Milano, è favorevole a questa nuova tecnologia: "Non c'è dubbio: il digitale è il futuro – dice – Semmai ci sono altri tipi di incognite: un problema elettronico non si può risolvere lì per lì come capita per quelli meccanici. Ma sono "piccoli" intoppi che capitano in qualsiasi fase di transizione e di cui bisogna tenere conto". Se c'è, dunque, qualche ostacolo serio nel passaggio dalla pellicola al digitale non è di natura tecnologica, bensì economica: "I distributori dovrebbero mettere a disposizione un fondo per questa transizione. – sottolinea Oliva – La trasformazione non può e non deve essere tutta a carico dell'esercente".
Molto soddisfatto anche Massimo Lazzeri, che ha installato un apparato di proiezione digitale nel suo multiplex di Cagliari, il Cineworld: "Abbiamo scelto di investire nel digitale perché è superiore alle pellicola e perché il nostro cinema si è sempre contraddistinto per essere all'avanguardia. E' una tecnologia costosa, che, però, ci consentirà di mantenere sempre un primato nell'entertainment rispetto a tutto quello che succede a livello casalingo. Oggi – continua Lazzeri – il vero problema sta nella difficoltà a reperire il prodotto. Avremo tutti i film dell'estate, ma purtroppo "Le crociate" non sarà disponibile in digitale. Ora stiamo proiettando "Profondo Blu" e non potremo avere un nuovo titolo fino all'uscita di "Guerre Stellari – Episodio III". Ci manca la continuità di prodotto e quindi facciamo fatica ad abituare il pubblico a questo tipo di visione. Mentre noi esercenti siamo dei pionieri, i distributori lo sono un po' meno". Lazzeri, però, è decisamente convinto della sua scelta. "Anche se il numero degli esercenti che hanno la tecnologia digitale non è ancora a due cifre, credo che le cose potranno cambiare un po' alla volta anche per le case di distribuzione." Lazzeri, che, benché operi in Sardegna, è trentino, ha già dei progetti per il Nord Italia: "Se acquisiremo una multisala a Bolzano l'anno prossimo, potremmo installare lì il digitale, che ci aiuterà anche a risolvere i problemi del bilinguismo".

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